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Milan vacanziero imbattuto in casa Juve: 3 rossoneri bene, altri 3 decisamente inguardabili

Partita giocata poco e male dai rossoneri, apparentemente già in vacanza. Bene Sportiello e i due centrali, male male le tre punte, a partire da capitan Leao.

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SPORTIELLO – Schierato a sorpresa per il problemino muscolare accusato da Maignan nel riscaldamento, assiste inoperoso a quasi tutto il primo tempo, poi in pieno recupero sfodera la parata della partita su punizione di Vlahovic. A inizio ripresa si erge a protagonista assoluto con una doppia super parata, prima su Kostic, poi sulla ribattuta di Danilo. Ancora un grande intervento al 73’ su Milik che incorna con potenza e precisione, ma trova le manone protese dell’ex Atalanta. La prima sbavavatura di Sportiello è però sanguinosa: al minuto 86’ gli scappa il pallone su un colpo di testa leggero di McKennie, per fortuna ci pensa Thiaw a salvare. L’errore grave gli vale due voti in meno, altrimenti sarebbe da 9. 7

MUSAH – Cambia ruolo per l’ennesima volta, ma stavolta per necessità vista la moria di difensori, lascia però la qualità a casa, specie quando svirgola goffamente un rinvio al 22’. La stupidata che commette però alla del primo tempo è da premio oscar: perde un pallone stupido al limite dell’area, abbatte Vlahovic, rimedia un giallo e regala una punizione dal limite pericolosa alla Juve. A inizio ripresa parte in rapido contropiede verso la metà campo avversaria ma l’ultimo passaggio è da dimenticare e l’occasione sfuma. Al 57’ scivola e innesca Yildiz, poi fermato da RLC, si riscatta parzialmente al 62’ quando stoppa Locatelli pronto al tiro dal limite dell’area. 4,5

GABBIA – Ragala un corner inutile al 4’, poi sempre su calcio d’angolo al 28’ incorna in area avversaria ma non inquadra la porta. Ed è sempre Gabbia ad andare vicino al gol al 54’ su punizione con il contagiri di Florenzi. Tiene a freno Vlahovic limitandolo al minimo. 6,5

THIAW – Si fa aggirare troppo facilmente da Vlahovic al 7’ che per fortuna conclude debole e centrale, però poi alza il livello di attenzione e inizia a vincere qualche duello con il serbo. Al 58’ salta completamente contro tempo in area e libera Yildiz per il colpo di testa che finisce fuori. È il tedesco però a fare la giocata del match al minuto 86’, con una “facciata” sulla linea di porta che salva il Milan da gol certo. 7

FLORENZI – Tenta la conclusione dal limite alla mezz’ora ma il destro potente sfila sopra la traversa bianconera, poi sbaglia il malo modo un rinvio e regala una buona opportunità alla Juve. Dalla sua parte Weah non spinge e Florenzi può stare tranquillo, ma non riesce mai a incidere sui calci da fermo. 5,5 

REIJNDERS – È l’uomo chiamato a dettare i ritmi della manovra rossonera, ma la squadra va a 2 all’ora e con questi presupposti è difficile impostare il gioco. 5

ADLI – Un altro che è in piena regressione tecnica, al 22’ svirgola un rinvio e rimette in gioco Cambiaso che però spara alle stelle. Non contento, al 26’ rischia un passaggio a centro campo impreciso che per poco non innesca un contropiede a campo aperto della Juve. A inizio ripresa il bis: gigioneggia con il pallone tra i piedi nella propria metà campo fino a quando non lo perde e regala una chance ai bianconeri. Esce senza che nessuno appaia contrariato. 4,5

PULISIC – Continua a essere preferito a Chukwueze, malgrado il nigeriano stia vivendo un ottimo momento di forma mentre l’ex Chelsea sta tirando un po’ il fiato. Come i suoi compagni di reparto è pressoché invisibile per lunghissimi tratti del match, ma Pioli aspetta ben 82 minuti per richiamarlo in panchina. 4,5

LOFTUS-CHEEK – Anche l’inglese, come quasi tutta la squadra, è chiamato al riscatto dopo le sconvenienti ultime prestazioni, ma nel primo duello fisico con Bremer viene sballottato via come un fuscello. Gioca una partita di poca sostanza, al 58’ però recupera su Yildiz lanciato a rete, dopo l’ennesima sciocchezza di Musah. Ottima la conclusione dal limite al 64’, di un soffio al lato. 5

LEAO – Sfodera un recupero difensivo al 3’ minuto, a valorizzare la fascia di capitano indossata, in fase offensiva però le sue scorribande sono tutte neutralizzate da un reattivo Weah in versione El Shaarawy, ben supportato da Gatti. Tenta un tiro al 25’ ma ne viene fuori una robaccia inguardabile. La cosa preoccupante è che non azzecca un passaggio, nemmeno di misura. Nella ripresa ci si attende un guizzo, ma l’attesa risulta vana. 4

GIROUD – Messo in mezzo dal trio di colossi bianconeri formato da Gatti, Bremer e Danilo, non vede un pallone che è uno. Di sicuro per merito della cerniera juventina, ma soprattutto per l’inconsistenza del francese. 4

dal 62’ BENNACER – Pioli si affida all’algerino per dare una scossa all’encefalogramma piatto del Milan: missione fallita. 5,5

dal 70’ OKAFOR – Sostituisce Giroud nella speranza di regalare un po’ di sostanza all’attacco rossonero: anche per lui, missione fallita. 5,5

dal 82’ CHUKWUEZE – s.v.

dal 82’ ZEROLI – s.v.

dal 82’ BARTESAGHI – s.v.

PIOLI – Seconda partita da “dead man walking” per il tecnico emiliano, peraltro affrontata con una difesa improbabile senza Maignan, Calabria, Tomori, Theo, Kjaer e Kalulu.  Pioli si sgola incessantemente per tutta la durata del match ma i suoi ragazzi sembrano non ascoltarlo più. Assunto certificato dallo 0 alla voce tiri in porta in questa partita tanto brutta quanto inutile. 5

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