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Nel silenzio di San Siro è il solito Milan: benino in avanti, ma quanti orrori dietro

Discrete prestazioni per Florenzi, Chukwueze e Pulisic, male male Tomori, Leao, Reijnders e quasi tutti gli altri. Ma è dallo stadio che arriva un avvertimento silenzioso alla dirigenza per il prosieguo delle operazioni rinnovamento.

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SPORTIELLO – Non può nulla sul rigore di Retegui che lo buca dopo 5 minuti di gioco, nè tantomeno sulla zuccata ravvicinata di Ekuban nella ripresa. Sfodera un paio di miracoli al 79’, che però non vanno in archivio per un’azione di fuorigioco genoano. 6 

FLORENZI – Nel suo anonimo primo tempo si fa notare solo per una sceneggiata inguardabile dopo un contrasto di gioco alla mezz’ora. Poi però, come un lampo, riporta il sereno a San Siro con un’incornata che vale il gol del pareggio al 45’. Altra nota di merito il corner morbido per la testa di Gabbia che vale il momentaneo 2-2. 7

GABBIA – Che coppia che forma con il suo gemello di centro-difesa: la dormita su Ekuban in occasione del raddoppio genoano è da applausi a scena aperta. Per un centravanti qualsiasi basta sistemarsi in mezzo ai due totem sonnecchianti..e il gioco è fatto. Troppo, troppo facile. Per sua fortuna si fa perdonare al 70’ quando, saltando sulle spalle di Giroud, riesce a incornare alle spalle di Martinez il gol del 2-2. 6

TOMORI – Arriva dopo un quarto d’ora su Vogliacco lanciato in area e lo abbatte come avrebbe fatto un ragazzino dell’under 12. Purtroppo per il Milan, Tomori è (o dovrebbe essere) il difensore più forte e affidabile della rosa. Chiude la sua partita con un rinvio di stinco che fa sorridere amaro quei pochi rimasti sugli spalti di San Siro fino alla fine. 4

HERNANDEZ – Inizia la sua partita con una scivolata goffa che innesca una ripartenza genoana al 10’, ma Theo non si fa mancare nemmeno un paio di palle perse sanguinose. Prova a rendersi utile di testa sul finale di primo tempo su azione da calcio d’angolo, ma Martinez dice di no con un grande intervento. Fa una giocata da Theo al 64’ ma la sua conclusione finale, anzichè servire Giroud tutto solo, è un comodo passaggio al portiere genoano. In pieno recupero tenta il gol del millennio, ma non inquadra la porta. 5

REIJNDERS – Visto raramente così stralunato, distratto e pasticcione. Finisce addirittura per ostacolare Leao in una potenziale azione offensiva. Nel finale si fa addirittura bruciare da Thorsby che mette in mezzo la palla del 3-3. 4,5

BENNACER – Chiamato a dare qualche segnale importante, anche per dimostrare di essere venuto fuori dal tunnel oscuro nel quale è precipitato negli ultimi mesi, Isma ci prova ma senza significativi risultati. 5,5

CHUKWUEZE – Sente che è arrivato il suo momento e ogni volta che riceve palla prova a spingere. Al 14’ si libera bene di Vasquez al limite dell’area ma viene abbattuto senza troppi complimenti. Sfortunato al 35’ quando intercetta un assist di Leao, destinato però a Giroud, meglio posizionato alle sue spalle. Pennellata d’artista per la capoccetta di Florenzi in occasione del pareggio rossonero. Segna il gol del secondo pareggio rossonero, ma ancora una volta è in offside: capocannoniere assoluto di gol annullati per fuorigioco. 6,5

PULISIC – Gioca da trequartista centrale, dopo la bella prova contro il Lecce, ma si fa notare solo per un paio di conclusioni, seppur pericolosissime: al 13’ con un destro a giro che si schianta sul palo, poi con una sassata dal limite dell’area costringe Martinez a un vero miracolo. Nel complesso partecipa poco alla manovra rossonera ma è suo il pallone telecomandato che casca morbido sul sinistro di Giroud che segna il terzo gol milanista. 6,5

LEAO – Fa la prima cosa da Leao al 37’: approfitta di una sciocchezza di De Winter e si invola tutto solo verso la porta avversaria, ma poi la sua conclusione è debole e centrale. Ed è anche l’unica della sua mortificante partita che si conclude tra i fischi di San Siro dopo 67 minuti. 4

GIROUD – Sembra quello maggiormente toccato dalla protesta silenziosa di uno spettrale San Siro e per questo prova fin dall’inizio a stimolare i compagni. Tenta un paio di sponde di testa e di piede (sontuosa quella al 25’ di tacco) ma Chuk e Leao non colgono le opportunità. Al 16’ si assume la responsabilità di calciare un’ottima punizione dal limite ma la conclusione non è degna di nota. Confeziona una schifezza epocale al 69’ quando tutto solo davanti a Martinez riesce a concludere in modo osceno, per la disperazione di tutto lo stadio, ma ha la fortuna di potersi riabilitare con un bel sinistro su assist di Pulisic che vuol dire 3-2 per il Milan. 6

dal 67’ OKAFOR – Entra e mette sul sinistro di Giroud una palla comoda comoda da spedire in rete, ma il francese è già sul volo per Los Angeles e rovina la bella intuizione di Noah. 6

dal 80’ KALULUs.v.

dal 80’ ADLI – s.v.

dal 80’ THIAWs.v.

PIOLI – Il Milan di stasera è l’estrema sintesi della stagione: accettabile dalla vita in su, imbarazzante dietro. E non solo per la fase difensiva, tallone d’Achille della squadra di Pioli, ma per una sfilza di orrori individuali su cui varrebbe la pena di fare una valutazione seria. 5

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