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Analisi

Allenatore, calciomercato e rinnovi: la lunga estate del Milan

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La stagione del Milan sta per andare in archivio. Meno male, dicono i tifosi, stufi di vedere una squadra ormai demotivata, arresa di fronte ad un’annata senza guizzi e consapevole di essere giunta alla fine di un ciclo. Si ripartirà da luglio con un nuovo allenatore, una campagna acquisti di richiamo (almeno così spera il popolo rossonero) ed il ritorno alla lotta al vertice che, sostanzialmente, non ha più visto coinvolto il Milan dopo lo scudetto del 2022 che, qualora dovesse ripresentarsi un’altra stagione grigia, sarebbe annoverato alla voce “casualità“, altro che progetto.

Lavoro

L’estate 2024 dovrà essere rovente a Milanello e dintorni, c’è tanto da lavorare e qualcosa da ricostruire. Le priorità sono tre: individuare il nuovo tecnico, impostare il calciomercato e blindare i pezzi pregiati della rosa. Entro una decina di giorni il primo tassello dovrebbe assestarsi ed il Milan annuncerà il nome del successore di Stefano Pioli, dopodiché via al punto numero due, vale a dire la campagna acquisti; assieme all’allenatore, infatti, i rossoneri dovranno scegliere i 4-5 rinforzi che potenzieranno l’organico 2024-25, un difensore, un centrocampista ed almeno un attaccante.

Scelte

Non si scappa: se il Milan vuole tornare competitivo almeno in Italia dovrà spendere e pure tanto, soprattutto per il centravanti. Per tanto si intendono quantomeno 50 milioni per una punta che garantisca 18-20 gol come minimo. E, dulcis in fundo, definire i rinnovi di contratto di Mike Maignan e di Theo Hernandez; entrambi corteggiati dal Bayern Monaco, infatti, i due fuoriclasse francesi sono chiamati a scegliere se restare a Milano con un prolungamento di contratto, oppure accettare la corte estera, col Milan ad incassare (per uno solo dei due) almeno 80 milioni di euro. Si attendono sviluppi.

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