Entra in contatto con noi

Pagelle

Il Milan c’è, batte il Frosinone e si avvicina alla vetta: 4 buone notizie per Pioli

I tre gol segnati al Frosinone valgono una preziosa boccata d’ossigeno per il tecnico rossonero che recupera Bennacer, ritrova il gol di Jovic, scopre un Theo centrale affidabile e minaccia Inter e Juve.

Pubblicato

il

MAIGNAN – Criticato oltre i suoi reali demeriti contro il Dortmund, con un miracolo su Cuni al 42’ ricorda a tutto il mondo del calcio perchè è senza ombra di dubbio uno dei portieri più forti al mondo. E per ribadirlo con forza, Magic Mike decide anche di mandare in porta Pulisic con un assist di 60 metri che vale il raddoppio rossonero. Incerto in occasione del gol di Brescianini, ma la colpa è di chi gli si abbassa davanti. 7,5 

CALABRIA – Subito un bell’intervento in scivolata, quasi a voler scacciare dalla mente l’infausta notte contro il Dortmund. Poi si fa vedere poco, ma al 53’, con il risultato già in cassa, si fa una dormita colossale che quasi manda in porta un giocatore del Frosinone. 5,5

TOMORI – Fa sentire il fisico al giovane e promettente Cuni, consapevole di dovere reggere praticamente da solo la baracca difensiva. Però è proprio l’inglese, con una schifezza inguardabile, a regalare sul finire di primo tempo a Cuni la palla giusta per castigare il Milan. Per fortuna rossonera c’è Maignan tra i pali. Ottiene una parziale redenzione con il terzo gol del Milan da 0 metri. 5,5

HERNANDEZ – Forse prendendo spunto guardando il fratello Lucas, impiegato anche da centrale, Pioli punta su Hernandez per affiancare Tomori nel cuore della difesa rossonera. E Theo lo ripaga con una performance sostanziosa, attenta e giudiziosa dietro, a tratti addirittura prepotente in proiezione offensiva, come nelle sue migliori giornate da terzino. Incomprensibile però la non giocata in occasione del gol di Brescianini: Theo si abbassa e non colpisce di testa, ingannando Maignan. 7

FLORENZI – Si propone con insistenza in avanti, ma non arrischia mai il cross di sinistro, perdendo quindi un tempo di gioco per piazzarsi il pallone sull’amato destro. È proprio sul suo piede preferito che capita il pallone giusto da scaraventare in porta, ma Florenzi colpisce malissimo e la butta fuori. Giudizioso al limite della timidezza, ma in una partita come questa va bene anche così. 6

LOFTUS-CHEEK – Si vede poco fino al 24’ quando si fa male e fa sprofondare nell’angoscia il popolo rossonero. Più efficace in fase di rottura che in costruzione, complice una condizione non ancora ottimale dopo l’infortunio di qualche settimana fa. 6

MUSAH – Una sua iniziativa sulla sinistra al 10’ costringe Turati alla prima parata a terra del match. Ci riprova al 35’, ben servito da Jovic, ma l’ex Valencia è in offside e il palo colpito non finisce nei tabellini. Offre sostanza e muscoli al centrocampo rossonero, fino a quando Pioli lo dirotta sulla fascia destra per l’ultima mezz’ora. E lì sparisce. 6,5

REIJNDERS – Ilumina San Siro con un paio di lanci, sempre in direzione Chukwueze, ma anche il filtrante centrale per Musah al 19’ è da applausi. Nella ripresa si dedica più più alla fase difensiva, con qualche ambascia ma anche una giocata da grande stopper su Soulè. 6,5

CHUCKWUEZE – Reduce dalla migliore prestazione in rossonero, condita anche dal primo gol segnato al Dortmund, Samu inizia con intraprendenza, senza però mai trovare lo spunto giusto. È lui però a sfiorare il gol al 23’ con una sassata dal limite, deviata, che esce di un soffio a Turati battuto. Ed è sempre Chuckwu e dare il via all’azione del vantaggio milanista. Merito non da poco. Esce a inizio ripresa. 6,5

JOVIC – Tocca il primo pallone della sua partita al 17’, perdendolo. Indirizza un bel pallone verso Musah, ma lo pesca in fuorigioco e l’occasione sfuma. Ma aveva ragione Pioli a dire che ora il serbo è in condizione e infatti la prima palla buona toccata in area, l’ex viola la butta dentro al tramonto del primo tempo. E al 75’ anche l’assist per il terzo gol di Tomori: della serie, massimo rendimento con il minimo sforzo. 7,5

PULISIC – Interessante giocata in tandem con Theo al 21’, ma il cross radente di Pulisic è stoppato dalla difesa gialloblu. Azione fotocopia al 32’, forse ancora più pericolosa, ma ancora una volta l’ultimo passaggio di Cris viene rimpallato. Ci riprova anche subito dopo il vantaggio rossonero e per un pelo non raddoppia in meno di un minuto. Ottimo anche lo strappo alla Leao in avvio di ripresa, ma il cross per Chuckueze non è sfruttato a dovere. E come ciliegina sulla torta di un’ottima prestazione, anche il gran gol su assist di Maignan. 8

dal 63’ ADLI – Pioli lo lancia al posto di Chuckueze per tenere il pallone e gestirlo al meglio nella mezz’ora finale. Il francese si impegna in un complesso lavoro di interdizione, commettendo anche qualche leggerezza, come il fallo inutile al 90’ che regala una punizione pericolosa dal limite al Frosinone. 5,5

dal 77’ BENNACER – Torna al calcio giocato dopo 7 mesi dal suo terribile infortunio patito nella semifinale di Champions contro l’Inter. Ben tornato.  6

dal 77’ TRAORÈ – s.v.

dal 77’ POBEGA – s.v.

dal 84’ CAMARDA – s.v.

PIOLI – Alla vigilia del match assicura che il problema infortuni è in via di risoluzione, intanto contro il Frosinone deve fare i conti con l’assenza di ben 4 centrali difensivi che costringe Pioli a schierare Theo Hernandez al centro. Dopo un comprensibile inizio con il freno a mano tirato, la squadra si scioglie, spinta dalle percussioni di Theo e Pulisic e l’efficacia chirurgica di Jovic. Due vittorie consecutive nel momento più difficile della stagione, oltre al recupero di Bennacer, possono rappresentare un buon viatico per un’operazione di recupero su Inter e Juve in campionato. 6,5

Clicca per commentare

Devi essere loggato per postare un commento Accedi

Lascia un commento