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Il Milan si inceppa ancora e il responsabile è uno solo

Brutta prestazione dei rossoneri, grazie anche a scelte di formazione molto discutibili di Pioli.

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MAIGNAN – Si produce in un unico e plastico intervento nella ripresa: un’uscita alta che esalta San Siro. 6 

CALABRIA – Commette una sciocchezza al 10’ su un cambio di gioco sbilenco che innesca la ripartenza empolese. È bravo però a rientrare e rimediare lui stesso all’errore. 5,5
dal 62’ FLORENZI – Entra e commette lo stesso errore del giocatore che ha sostituito. Anche stavolta, per fortuna, l’Empoli non ne approfitta. Prova a riscattarsi con un bel cross al 68’, ma Origi liscia anche questa. Si spinge in avanti con frequenza e al 75’, con un bel destro radente, stampa la palla contro il palo. Ci prova, ma lo smalto dei bei tempi sembra lontano. 5,5

THIAW – Ha ben poco da fare lì dietro, non precisissimo nella gestione del pallone. 6 

TOMORI – Come il compagno di reparto è poco impegnato. 6

HERNANDEZ – Sfoggia un’inedita e curiosa capigliatura azzurra, probabilmente in onore degli avversari di oggi, di ieri e di domani (Napoli, Empoli e ancora Napoli), che però non gli porta fortuna. Tenta la conclusione al 13’, forse peccando di egoismo vista la posizione defilata, ma colpisce Perisan. Al 53’ viene abbattuto da Bandinelli, ma il Var non richiama l’arbitro. Lontano parente, come tanti suoi compagni, del giocatore devastante visto a Napoli. 5

TONALI – Prova a dare un po’ di geometria alla manovra rossonera che fatica a ingranare. Al 39’ tenta anche la conclusione che però non impensierisce Perisan. Al 67’ fa scattare il boato di San Siro per un salvataggio miracoloso dopo un’uscita a vuoto di Hernandez. L’unico che oggi merita una sufficienza piena. 6,5

POBEGA – Svolge il compitino a metà campo, senza sprecare palloni ma anche senza azzardare passaggi complicati. Tenta anche un paio di volte la conclusione dal limite ma non trova il bersaglio grosso. Nel convulso finale si spinge anche in area di rigore e al minuto 84’ incorna di poco a lato. 6

SAELEMAEKERS – Al centro di una bella combinazione dopo appena un minuto di gioco. Bravo al 13’ a pescare con un filtrante Rebic solo davanti al portiere avversario. È l’unico nel Milan che tenta di saltare l’uomo, quando ci riesce nessuno dei suoi compagni si fa trovare pronto a raccogliere la palla in area di rigore. Conclude la sua partita al minuto 83’ costruendo un’altra palla gol, non sfruttata a pieno da Giroud. 6
dal 83’ DE KETELAERE – s.v.

BENNACER – Ancora una volta è lui, dei tre centrocampisti, a salire sulla linea della trequarti ma l’algerino sembra un po’ imballato. Sbaglia anche da calcio d’angolo, maltratta un paio di palloni, si fa anticipare spesso da Bandinelli, in sostanza una delle peggiori prestazioni di Bennacer da quando è al Milan. 4,5
dal 62’ BRAHIM DIAZ – Entra con il piglio giusto, ma fatica a trovare lo spiraglio per decidere la partita. Va molto vicino al capolavoro al minuto 88’ ma Perisan gli toglie la gioia del gol con una specie di miracolo. 6

REBIC – Bravissimo a tagliare il campo e dettare un passaggio a Saelemaekers che lo mette in condizione di sbloccarsi, ma il croato non angola a sufficienza e colpisce in pieno Perisan. In chiusura di primo tempo ci riprova, ancora una volta dopo un bel taglio in diagonale, ma stavolta sparacchia alle stelle. Ci riprova di testa da punta centrale in avvio di ripresa, ma ancora una volta la mira è sballata. Tocca tantissimi palloni lì davanti, ma non trova collaborazione dal partner Origi. Esce lasciando insoddisfatti i tifosi, ma almeno lui ci ha provato. 5,5
dal 69’ LEAO – Le sgroppate sulla fascia ci sono, ma i palloni che mette in mezzo sono ben lontani dalla qualità esibita altre volte. 5,5

ORIGI – Non riesce a stoppare un pallone che è uno, nemmeno per sbaglio. Alla mezz’ora tenta un’azione personale con conclusione da 40 metri che fatica ad arrivare in porta. Incomprensibile. Nel secondo tempo i compagni si impegnano e sfornano diverse palle gol invitanti in mezzo, ma il belga gioca a nescondino dietro gli avversari e liscia un paio di palloni clamorosi. In una parola sola: impresentabile. 2
dal 69’ GIROUD – Ha sul sinistro la palla buona per decidere il match ma un doppio rimpallo lo penalizza. Bravo a trovare nel finale il filtrante per mandare in porta Diaz, ma Perisan ci mette una pezza. Al 90’ la mette dentro, ma con un braccio e l’arbitro strozza l’urlo di San Siro in gola ai tifosi. 6

PIOLI – Stravolge la squadra dopo il partitone del Maradona e soprattutto in vista della doppia sfida di Champions con il Napoli. Missione decisamente fallita. Con Rebic, ma soprattutto Origi lì davanti il Milan non punge. Il belga è perfino imbarazzante e Pioli ha la colpa gravissima di lasciarlo in campo fino al 70’. Da lì in poi i rossoneri si scuotono, con Leao, Diaz e Giroud a spingere, ma la confusione regna sovrana. Alla fine le statistiche dicono 70% di possesso palla, 9 corner, 22 tiri, ma solo 3 nello specchio della porta. Ancora una volta mister Pioli ha toppato la scelta della formazione. 4

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