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Analisi

Milan: occhio all’idea del centravanti fatto in casa

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Nessun si illuda: il Milan 2024-25 non sarà in lotta per vincere, né in Italia e né tantomeno in Europa. La scelta del nuovo allenatore ha fatto capire che questa società non ha velleità ed ambizione di successo, ma si accontenta solo di stazionare fra il secondo ed il quarto posto, garantirsi gli introiti della Coppa dei Campioni, poi se le squadre davanti decidono di suicidarsi allora prima o poi arriverà anche qualche titolo. I tifosi sono scontenti ma, a quanto pare, al club poco interessa, anche perché, nonostante le proteste social, a settembre San Siro sarà pieno e quindi evidentemente sta tutto bene a tutti.

Numero 9

Sul campo, poi, ci sarebbe da sostituire Olivier Giroud che ha salutato il Milan per andare a giocare in America, ma anche da questo punto di vista c’è scetticismo: si è partiti in quarta coi nomi di Zirkzee e Sesko, poi si è abbassato il tiro con Gimenez, ora molti hanno paura che il livello cali ancora e che la dirigenza possa scegliere di non investire per un nuovo centravanti, riportare a casa Colombo, trattenere Jovic e, perché no, utilizzare il rientrante Origi (zero gol al Nottingham Forest) come seconda alternativa. Tanto c’è Fonseca che valorizza il gruppo, tanto c’è Leao che inventa. Difficile che accada, ma ve la sentite di escluderlo a priori?

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