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Analisi

Milan: Pioli in o Pioli out? A quando l’ultima parola

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Il Milan decide: il futuro della panchina rossonera è a un bivio e Stefano Pioli si gioca le sue (poche) possibilità di permanenza nei prossimi due mesi o poco meno. Del resto, società e dirigenza devono prendere una decisione per programmare la prossima stagione, sia come strategie di calciomercato e sia per dar tempo ad un eventuale nuovo tecnico di capire l’ambiente milanista, oltre alla correttezza di avvisare Pioli in caso di esonero perché, al di là dei dubbi, la stima e la riconoscenza nei confronti dell’allenatore emiliano non le avranno i tifosi, ma di sicuro li ha il club.

Ipotesi

Pioli, va detto, è in piena rimonta: se fino a uno o due mesi fa il suo destino appariva segnato, infatti, il recupero in campionato col secondo posto (comunque inutile) quasi in cassaforte e prestazioni notevolmente migliorate, ma soprattutto i quarti di finale di Coppa Uefa, hanno reso la posizione dell’attuale tecnico molto più solida, al punto che sia Scaroni che Ibrahimovic hanno parlato in termini lusinghieri dell’allenatore che ha portato a Milanello l’ultimo scudetto due anni fa. Del resto, Pioli ha lo spogliatoio dalla sua parte, elemento importantissimo nella scelta.

Decisione

Eppure, all’orizzonte c’è sempre la possibilità che la guida tecnica cambi il prossimo luglio. Molto dipenderà dalle sorti europee del Milan, perché qualora i rossoneri uscissero nel doppio confronto con la Roma, allora le azioni di Pioli tornerebbero a scendere vertiginosamente, mentre in caso di semifinale o addirittura di raggiungimento della finale, l’allenatore parmense avrebbe molte più frecce al proprio arco per giocarsi la conferma. Motivo per cui ad oggi è difficile ipotizzare un futuro che, però, nelle ultime settimane ha riproposto Pioli come candidato forte con un addio non più scontato.

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