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Il Milan vince ancora con la solita premiata ditta e due belle sorprese

Vittoria meritata dei rossoneri che però non capitalizzano le tante opportunità avute nella ripresa. Oltre ai soliti Leao e Theo, prove incoraggianti per Gabbia e Adli.

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MAIGNAN – Chiude con la porta inviolata senza aver dovuto fare interventi particolarmente difficili. Attentissimo nel convulso finale quando iniziano a piovere palloni nella sua area. 6 

CALABRIA – Kvara si tiene alla larga dal capitano rossonero che però non se la gode fino in fondo perchè poco dopo la mezz’ora è costretto a fermarsi e lasciare spazio a Florenzi. 6

KJAER – Si fa anticipare impunemente da Simeone che al 10’ scheggia l’incrocio dei pali dopo l’assist al bacio di Kvara. Non sempre pulitissimo nelle uscite dall’area, Pioli lo richiama in panchina quando Mazzarri piazza il piccolo Raspadori al centro dell’attacco partenopeo. 5,5

GABBIA – Non riesce a frenare Kvara che gli sfugge al 10’ mettendo in mezzo un pallone che avrebbe potuto essere mortifero per il Milan. Molto più efficace quando esce in anticipo sugli attaccanti avversari: lì non sbaglia quasi mai il colpo. Dimostra uno straordinario tempismo al 67’ quando arriva prima di Raspadori su un pallone pericoloso di Mazzocchi, ma non è l’unica giocata da applausi dell’ex Villareal. Oggi il cleen sheet conquistato è soprattutto merito suo. 7

HERNANDEZ – Inizialmente sembra quasi distratto, poco partecipe, poi all’improvviso si accende, detta il passaggio e trasforma in oro il meraviglioso lancio di Leao. La premiata ditta della sinistra rossonera torna a colpire. La ripresa è più complessa quando entra Politano che inizia a giocare dalle sue parti, ma Theo trova il modo di regalare una giocata esemplare al minuto 85’ che costringe Juan Jesus al giallo. Addirittura sontuosa una chiusura difensiva un minuto più tardi a impreziosire una prestazione monstre su entrambi i lati del campo. 8,5

ADLI – Al 20’ il primo forte segnale di presenza di Adli: sradica con lodevole impegno un pallone dai piedi di Kvara lanciato verso la porta di Maignan. Fatica a trovare i sincronismi giusti con Bennacer, poi a inizio ripresa alza il volume delle sue giocate facendo tante cose importanti, sia in copertura che in ripartenza, tanto da risultare il migliore dei rossoneri per distacco in mediana. 7

BENNACER – Torna dal primo minuto ma anche Ismail, come diversi suoi compagni, inizia con il freno a mano tirato e sbagliando qualche passaggio di troppo. Quando sembra in ripresa, al 53’ commette una sciocchezza ciclopica che rischia di regalare il pareggio a Simeone. Per sua fortuna il destro dell’argentino sfila a lato. Esce in preda ai crampi. Per vedere il miglior Bennacer toccherà aspettare che rientri presto in forma. 5

PULISIC – Parte a 100 all’ora sulla fascia destra, accogliendo con la dovuta attenzione gli imput di Bennacer e Loftus-Cheek, poi piano piano di eclissa, offrendo una delle versione più opache del Pulisic visto in stagione. 5

LOFTUS-CHEEK – Meno trequartista rispetto alle ultime uscite del Milan e anche più arruffone del solito, con qualche appoggio impreciso per i compagni ma soprattutto con un paio di leggerezze in uscita dall’area che fanno correre un brivido gelido sulla schiena dei milanisti. A inizio ripresa Leao lo spedisce in porta ma viene abbattuto da Rahhmani, per Doveri in maniera regolare. La preoccupante sensazione che offre è di non avere più energia nelle gambe già a metà ripresa, invece alla fine indossa l’elmetto e lotta con il coltello tra i denti. 5,5

LEAO – I compagni lo cercano e Rafa si mette a disposizione: al 23’ ha il varco per lanciare Pulisic in porta, ma il suo filtrante è decisamente fuori misura; non passano nemmeno 60 secondi e il 10 rossonero sfodera tutto il suo talento con un lancio visionario per Theo Hernandez che non deve far altro che depositare il pallone in fondo al sacco. Non contento, Leao tenta anche la conclusione personale dalla distanza, ma Gollini vola e dice no. Letteralmente inspiegabile però il gol che si divora al minuto 69’ dopo un’ottima assistenza di Musah. Prezioso nel finale quando tiene palla e riparte costringendo il Napoli a frenare la propria irruenza. 7

GIROUD – Si immola con un salvataggio prezioso su Rahhmani al limite della propria area di rigore rimediando anche un calcione che lo lascia dolorante a terra. Bravo a fare il movimento giusto in occasione del gol di Theo, non altrettanto nel gestire un’azione potenzialmente pericolosa al 58’ che poi innesca una ripartenza terrificante per il Milan. 6

dal 37’ FLORENZI – Entra a freddo quando Calabria si ferma e, manco a farlo apposta, appena entra al posto del capitano rossonero, Kvara riprende a spingere su quella fascia. All’alba della ripresa scaglia una discreta mina verso la porta di Gollini che si salva in due tempi e con notevoie difficoltà. Si produce in uno stop e annessa sgroppata sulla fascia da standing ovation, peccato che in posizione di leggerissimo offside. 6,5

dal 65’ MUSAH – Innesca egregiamente Leao che però sciupa tutto, poi indossa l’armatura e inizia a battagliare in mezzo al campo. 6

dal 65’ SIMIC – Rischia di entrare di nuovo nel tabellino dei marcatori, ma stavolta dalla parte sbagliata: al minuto 88’ devia verso la propria porta un cross e lo salva solo il palo a Maignan battuto. 5

dal 79’ JOVIC – s.v.

dal 79’ JIMENEZ – s.v.

PIOLI – Mazzarri lo mette in difficoltà schierando una squadra zeppa di difensori e centrocampisti ma inizialmente molto aggressiva e votata all’attacco. Poi ci pensano i suoi fedelissimi, Giroud, Leao e Theo, che confezionano il bellissimo gol che al 25’ porta in vantaggio il Milan. Una combinazione sapiente, frutto di schemi ben studiati in allenamento (l’uscita di Oli per lasciare il corridoio a Hernandez e l’assist al bacio di Rafa). La ripresa, con un Napoli più sbilanciato in avanti, regala ai rossoneri diverse opportunità in ripartenza, ma la quantità industriale di ultimi passaggi sbagliati lascia il risultato in bilico fino alla fine. Vittoria comunque meritatissima che mette il Milan al riparo da un eventuale ritorno dei partenopei. 6,5

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