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Milan tradito da due rossoneri: la Juve espugna San Siro

Partita decisa da due episodi che segnano nel bene (per la Juve) e nel male (per il Milan) il match.

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MIRANTE – Indossa una maglia da titolare dopo due anni e mezzo dall’ultima volta, con la consapevolezza del terrore che ha seminato tra i tifosi milanisti la sua promozione, però mostra da subito un’invidiabile calma. La forza dell’esperienza. Nel primo tempo la Juve gli dà tempo e modo di ambientarsi, poi a inizio ripresa è colpito dal fuoco amico: la deviazione assassina di Krunic sul tiraccio di Locatelli. Nel finale ha anche l’occasione di guadagnarsi la pagnotta con un bell’intervento su Vlahovic al minuto 83’ e poi con un altro doppio miracolo ancora sul serbo al 90’. Bravo questo ragazzotto di Castellammare di Stabia. 7 

CALABRIA – Ciabatta un rinvio inguardabile dopo 6 minuti e quasi consente a Weah di ribattere a rete, si riscatta al 37’ con un bel salvataggio su Kean dopo un mezzo liscio di Tomori. Dopo un inizio complicato, si merita la sufficienza. 6

THIAW – Inizio attento, poi al 40’ il blackout completo: liscio su Kean e fallo da ultimo uomo che gli vale il rosso. Inguardabile. 3

TOMORI – Non è esemplare sulla chiusura su Kean al 38’ che costringe Calabria a un bel salvataggio. Si perde ancora l’attaccante azzurro al 45’ e stavolta l’ex Everton spedisce la palla a un millimetro dal palo a Mirante battuto. Con l’ingresso di Kalulu ritrova l’antica sintonia dello Scudetto e guadagna la sufficienza. 6

FLORENZI – Non è e non può fare il Theo Hernandez, ma almeno potrebbe offrire una copertura maggiore in difesa, invece si becca il rimbrotto di Tomori in chiusura di primo tempo per una mancata assistenza all’inglese. Poco preciso anche sui calci da fermo, sua prerogativa assoluta. 5

MUSAH – Lento a leggere il taglio di Rabiot al 34’ che consente al francese di sfiorare il gol. Sembra meno brillante rispetto ad altre precedenti uscite, forse stanco dalla trasvolata atlantica per rispondere alla convocazione Usa. 6

ADLI – Fa impazzire Weah con un paio di giocate all’alba della ripresa che costringono lo juventino al fallaccio da giallo. 6

REIJNDERS – È sempre uno dei rossoneri che tenta maggiormente la conclusione verso la porta avversaria, anche contro la Juve ci prova già al 5’ ma il suo destro sibila alto. Non riesce a illuminare San Siro come gli è riuscito tante volte. Al 61’ becca anche un giallo. 5,5

PULISIC – Si vede poco, poi Pioli sceglie lui come agnello sacrificale per tamponare l’espulsione di Thiaw. 5,5

GIROUD – Si gira come sa fare solo lui al 14’ e indirizza la palla verso il palo più lontano, ma Szczesny è di diverso avviso e strozza l’urlo in gola ai 75.000 di San Siro. Quando esce lui il Milan perde l’abbrivio definitivamente, la conferma che Oliviero è ancora indispensabile per questa squadra. 6

LEAO – La cavalcata imperiosa al 14’ merita da sola il prezzo del biglietto, l’assist invitante per Giroud gli vale invece il premio partita. Peccato per il miracolo del portiere polacco. Parte ogni volta che riceve palla e fa letteralmente impazzire Gatti che commette una quantità industriale di falli, costringendo alla fine l’arbitro a punirlo con il giallo. Nel complesso è il rossonero più pericoloso ma mai in maniera determinante. 6,5

dal 43’ KALULU – Tanta sostanza e massima attenzione per Pierino, al ritorno in campo dopo una lunga assenza. Quando entra Vlahovic le sollecitazioni aumentano, ma il francese tiene alta la concentrazione. 6,5

dal 59’ KRUNIC – Entra dopo diverse settimane ai box per infortunio e si rende subito protagonista in negativo dell’episodio che decide il match: è sua la sfortunata deviazione di coscia che spiazza Mirante sul tiraccio senza pretese di Locatelli. 4,5

dal 59’ JOVIC – Pioli sceglie il serbo per dare il cambio a Giroud e tenere alta la linea offensiva del Milan. La scelta però non si rivela efficace e ancora una volta ci si domanda perchè l’ex viola debba godere di tutta questa considerazione. 5

dal 78’ KJAER – Entra. 6,5

dal 78’ ROMERO – s.v.

PIOLI – Prepara bene la partita e solo il portiere juventino toglie a Giroud la gioia del gol. Poi l’espulsione di Thiaw scombina i piani del tecnico rossonero, che però risistema bene il Milan che non rischia nulla fino alla deviazione suicida di Krunic che regala il vantaggio alla Juve. Nel complesso non convincono i cambi, quello del bosniaco per Adli, ma soprattutto quello di Jovic (ancora impalpabile) per Giroud. Resta il fatto che non può essere colpa sua se Thiaw combina un pastrocchio come quello che decide il match. 5.5

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