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Milan infinito: espugna Marassi ed è primo da solo. Tre milanisti in copertina

Finale al cardiopalma per i rossoneri che passano in vantaggio al 90’ con Pulisic, poi subiscono l’espulsione di Maignan e vincono al minuto 105 con Giroud in porta.

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MAIGNAN – Domina la sua area di rigore con la consueta sicurezza ma al 76’ deve sfoderare un autentico miracolo su un tiraccio di Dragusin deviato da Reijnders. Si produce in un’uscita pericolosa che l’arbitro punisce con il cartellino rosso a pochi secondi dalla fine. Ed è Giroud a sostituirlo tra i pali viste le 5 sostituzioni effettuate. 6,5 

FLORENZI – Fa infuriare tutto il Genoa per un intervento in area di rigore al 9’ sul quale Gilardino chiede invano il rigore. Al 21’ Habs lo prende alle spalle e lo costringe al fallo da giallo inevitabile. 5,5

THIAW – Esce molto alto su Gudmunsson ma non sempre con il tempo giusto: commette tre falli nel primo quarto d’ora rischiando tantissimo. Poi prende le misure al genoano e non rischia più nulla. 6

TOMORI – Una roccia. Insuperabile e sempre più leader di questo Milan. Nel finale convulso, quando i rossoneri restano senza portiere, è Fik a salvare la porta rossonera un paio di volte. 8

HERNANDEZ – Abbatte Sabelli in avvio, dimenticando che è in diffida e che la prossima partita è con la Juventus. Il mancato pericolo non lo sveglia e infatti dopo appena 5 minuti commette un altro fallaccio, ancora più sciocco del precedente, e il giallo è inevitabile. A parte questa stupidaggine, che già meriterebbe un’insufficienza piena, non ne combina una giusta risultando alla fine uno dei peggiori del Milan. 4

MUSAH – Gioca di forza in cerca di un varco nella munita retroguardia rossoblu, quando lo trova, al 17’, è in leggero fuorigioco. Intensità che non sempre fa rima con lucidità nella sua partita, ma alla fine pesca il jolly con l’assist per Pulisic che vale il vantaggio milanista. 6,5

ADLI – Sempre più a suo agio nel ruolo di regista basso. Tocca un’infinità di palloni ma si ostina a cercare l’imbucata centrale quando invece la difesa genoana è arroccata e impenetrabile. Guadagna un giallo nella ripresa per fermare una ripartenza rossoblu e Pioli lo cambia. 6

REIJNDERS – Con una finta a metà campo manda al bar tutto lo stadio Ferraris. Al 17’ conferma la sua idiosincrasia con il gol, batte a colpo sicuro dall’altezza del dischetto, ma colpisce il portiere Martinez. Per fortuna poi l’assistente alza la bandierina e cancella il clamoroso errore dell’olandese. Nemmeno due minuti è Chukwu che gli accomoda la palla sul destro, ma ancora una volta la conclusione lascia a desiderare. Gioca però sempre con la testa alta e fa sempre la cosa giusta, confermandosi l’uomo imprescindibile per Pioli. 7

CHUKWUEZE – Subito una gran giocata dopo 3 minuti con assist al bacio per Okafor che non ne approfitta. Poi si accende a sprazzi, ma sembra ben lontano dal bel giocatore ammirato al Villarreal. 5,5

JOVIC – Prima mezz’ora da titolare con la maglia del Milan e l’unica pallone toccato è quello del calcio d’inizio. Non esattamente il massimo. Curioso che nel restyling del reparto offensivo operato da Pioli all’intervallo, l’unico preservato sia l’ex viola, una specie di fantasma nel primo tempo. Dopo una partita di nulla tenta una semirovesciata volante al 79’ che incoccia Bani, altrimenti rischiava di segnare il gol dell’anno, praticamente senza aver mai toccato una palla. Purtroppo per il serbo, e per il Milan, i sogni non sempre si realizzano. 5

OKAFOR – Si fa trovare impreparato dopo 3 minuti e scalpella l’opera d’arte di Chukwu che lo mette solo davanti alla porta. Da quel momento si eclissa e non si vede più. Nell’intervallo resta negli spogliatoi. 4,5

dal 46’ LEAO – Tocca il primo pallone al 56’ e quasi manda in porta Reijnders. Al 64’ sfoggia addirittura una giocata da centravanti, aggredendo di testa un cross di Florenzi e impegnando Martinez nella parata più complicata del match. 6

dal 46’ PULISIC – Segna un gran gol quasi allo scadere e l’arbitro lascia col fiato sospeso milioni di milanisti per un presunto tocco di braccio. Poi alla fine il Var dà l’ok facendo esplodere lo spicchio di Marassi colorato di rossonero. 8

dal 65’ GIROUD – Si vede poco ma è presente anche lui in area nell’azione del vantaggio milanista. La cosa migliore però Oliviero la fa in porta: sostituisce Maignan e salva un gol al 100’ con un’uscita spericolata da autentico fuoriclasse. Oggi i tre punti sono soprattutto suoi. 10

dal 65’ CALABRIA – Spinge con continuità creando con Pulisic un binario ben più incisivo di quello scelto da Pioli nel primo tempo. 6,5

dal 92’ BARTESAGHI – s.v.

PIOLI – Il mezzo passo falso dell’Inter nel pomeriggio non condiziona Pioli che persevera nella sua idea di turnover. Il risultato è un reparto offensivo completamente rinnovato, stile power play di hockey su ghiaccio, ma l’azzardo non paga. Rivoluziona completamente la squadra nella ripresa, anche dal punto di vista tattico, con l’obiettivo di vincere la partita. E alla fine ci riesce con una conclusione thrilling che però premia il coraggio e la volontà del tecnico che gioca gli ultimi minuti con uno spregiudicato 4-2-4. 7

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