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Un Milan sprecone fermato dal pullman del Newcastle. Un rossonero migliore per distacco…

Dieci occasioni da gol solo nel primo tempo, qualcuna di meno (ma forse più nitida) nella ripresa, non sono bastate per aver ragione di un Newcastle inconsistente.

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MAIGNAN – Il Newcastle lo costringe a un paio di uscite e poco più, ma la partita di SuperMike finisce con un gesto angosciante e conseguente sostituzione. Una notizia che getta nell’angoscia tutto il popolo rossonero. Forza Magic, torna presto in campo. 6 

CALABRIA – Resta bloccato sulla fascia, rinnegando le incursioni centrali che avevano contraddistinto le sue ultime prestazione, ma il capitano rossonero soffre la velocità di Gordon. Bravissimo però a chiudere una diagonale difensiva al 25’. Si fa ammonire per proteste e Pioli lo lascia negli spogliatoi all’intervallo. 5,5

THIAW – Ancora scottato dal pomeriggio da incubo del derby, il tedesco gioca facile e in sicurezza grazie alla presenza al suo fianco di un ottimo Tomori. 6,5

TOMORI – Gioca con grande attenzione, probabilmente comprendendo il momento complicato del compagno di reparto Thiaw. Anticipi, recuperi, colpi di testa, quando è così concentrato Fik è senza ombra di dubbio uno dei difensori più forti al mondo. 8

HERNANDEZ – Incorna in maniera superba da calcio d’angolo e sfiora un grandissimo gol al 19’. Presidia la zona difensiva e garantisce supporto a Leao, ma oggi il compagno di fascia è fuori fase e del tutto inaffidabile. 6,5

LOFTUS-CHEEK – Gioca a schermare il faro del gioco bianconero, Guimaraes, ma non si esime dal punzecchiare la difesa avversaria, come al 20’ quando picchia forte dal limite ma il suo destro vola sopra la traversa. In una delle sue tante incursioni, al 70’, si ferma e lascia il posto a Musah. 7

KRUNIC – Alla sagra del gran tiro dal limite si iscrive anche Krunic che brucia i guanti di Pope con una sassata al 18’. La sua presenza in mezzo al campo si fa sentire, come sempre, ma al Milan attuale forse servirebbe un costruttore di gioco più rapido di Rade. 6

POBEGA – Pioli gli chiede di uscire in pressing sui difensori avversari, ma se sbaglia il tempo lascia praterie in mezzo al campo per Tonali e compagni. Scaraventa un gran sinistro dal limite al 12’ ma Pope respinge a fatica. Ci riprova al 33’ e stavolta il suo tiro è ribattuto sulla linea a portiere battuto dopo una concitata azione offensiva del Milan che avrebbe meritato miglior sorte. In più fa legna in mezzo al campo, fin quando non lascia spazio a Reijnders. 6,5

CHUKWUEZE – Leao lo serve con un gran pallone al 13’ ma la zuccata del nigeriano è centrale e colpisce Pope. Ci riprova ancora di testa, e sempre da posizione più che favorevole, e di nuovo sciupa tutto. L’intraprendenza è lodevole, la precisione molto meno. 6

LEAO – Palla al centro e via, Giroud si lancia come un ossesso a pressare gli avversari, Rafa a passeggio dinoccolato per il campo. Non esattamente un gran segnale in avvio, ma tant’è, il portoghese è questo e non c’è nulla da fare. Si sbraccia, si lamenta con i compagni, perde qualche palla e Pioli lo redarguisce spesso. Superata da poco la mezz’ora va in scena il manifesto tecnico di Leao: parte in dribbling, supera tutta la difesa avversaria, ma poi alla fine, secondo la più consumata narrativa calcistica, da buon portoghese si dimentica di calciare in porta. Al 71’ ha l’occasione per far venire giù San Siro ma brutalizza il cross al bacio di Florenzi con un colpo di testa a colpo sicuro che sorvola la traversa. Dal suo leader tecnico il Milan si aspetterebbe di più, invece oggi il 10 sarebbe da prendere a schiaffi: indolente, irritante, pigro, svogliato, un concentrato di tutto quello che un calciatore non dovrebbe essere. 2

GIROUD – Il trittico di occasioni gol per il Milan a cavallo del 13’ si conclude con un’invenzione di Giroud che Pope sventa. Alla mezz’ora Oliviero sciupa una grande intuizione di Theo Hernandez colpendo l’esterno della rete. Lotta contro i giganti inglesi e alla fine rimedia un giallo per un intervento a gomito alto. Poco preciso in alcuni appoggi, ma è uno di quelli che combatte di più. 6

dal 46’ FLORENZI – Con quel piedino fatato mette una palla con i giri giusti al 73’ nel cuore dell’area. Peccato che a raccoglierla di testa ci sia Leao, non uno specialista come Giroud. Rispetto a Calabria scende molto di più, mette in mezzo una quantità industriale di ottimi palloni, ma nessuno dei suoi compagni è in grado di approfittarne. 7

dal 60’ REIJNDERS – Entra subito con il piede giusto, supera in dribbling mezzo Newcastle ma poi, al momento di far esplodere San Siro, sciupa tutto con un destro debole e centrale. Ci riprova nel finale, stavolta la conclusione è velleitaria e fuori bersaglio. 6

dal 66’ PULISIC – Un paio di giocate interessanti ma senza la necessaria lucidità. 5,5

dal 71’ MUSAH – Ingresso strepitoso dell’americano: gioca con coraggio e personalità, da veterano. Regala nel finale di partita quel quid di pepe in più a una squadra che sembrava aver già dato tutto. Rimedia anche un giallo per fermare Guimaraes che gli sfugge. 6,5

dal 80’ SPORTIELLO – Salva il risultato al 94’ nell’unica incursione del Newcastle di tutta la partita. Bravo. 6,5

PIOLI – Il popolo di San Siro canta ancora Pioli is on fire, malgrado la scoppola nel derby, e il Milan scende in campo con la faccia giusta: cinque clamorose palle gol nei primi venti minuti del match, tutte neutralizzate da un ottimo Pope, 10 complessive nel primo tempo. Qualcuna di meno, ma forse più nitida, nella ripresa, ma il gol meritatissimo non arriva. Serata resa pessima dagli infortuni di Loftus-Cheek e Maignan. 6,5

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