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Un Milan champagne abbatte il Toro: Theo esposto al Moma

I ragazzi di Pioli dominano in lungo e in largo il match, schiantando i granata con due rigori e tanto, tanto spettacolo.

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MAIGNAN – Prende subito una scarpata in faccia dopo un’uscita spericolata al limite dell’area. Per il resto è poco impegnato anche se deve raccogliere in fondo al sacco un pallone frutto di un tiraccio di Schuurs. Spaventa San Siro nel finale quando si accascia in area, ma è solo un falso allarme. 6 

CALABRIA – Parte subito con un’altra marcia rispetto a Bologna, segnale che la condizione piano piano si sta ritrovando. Alla fine, sul 4-1, Pioli gli chiede di smettere con le sgroppate perchè ormai la partita è vinta. 6,5

THIAW – Si lancia in un paio di scorribande offensive palla al piede, forse per fare colpo su Franco Baresi in tribuna, ma non è reattivo in occasione del gol del pareggio siglato da Schuurs dopo un batti e ribatti in area rossonera. 6

TOMORI – Appare più attento e applicato rispetto al solito, consapevole anche lui di dover alzare la soglia della concentrazione per mantenere il posto da titolare. 6

HERNANDEZ – Percuote il pallone con un sinistro violento su punizione al 12’, ma la mira non è quella delle migliori occasioni. Dopo Bologna rimedia un altro giallo per proteste, e su questo Pioli dovrà lavorare, ma in chiusura di primo tempo segna un gol da incorniciare, un capolavoro assoluto di esterno sinistro, un’opera d’arte che sarà presto esposta al MOMA di New York. 8,5

LOFTUS-CHEEK – Pesca subito Leao in area con un bel lancio e si capisce che l’inglese oggi ha ben altra gamba rispetto a Bologna. È lui infatti che, innescato da Pulisic al 33’, supera in agilità un avversario in area e regala all’ex compagno al Chelsea un bonbon solo da spingere in rete. Al 56’, dopo essersi liberato vigorosamente di Ricci, pecca di egoismo e tenta la via del gol anzichè servire Leao solo a porta vuota. 7

KRUNIC – Il metronomo rossonero continua a riscuotere interesse in Europa. Furlani e Moncada però faranno bene a pensarci non una, ma 1.000 volte, prima di cedere a cuor leggero il fulcro della manovra milanista. 6,5

REIJNDERS – Meno intraprendente rispetto alla prima strabiliante uscita bolognese, ma quando prende palla, con la testa alta, è uno spettacolo nello spettacolo. Si divora un gol fatto su assist delizioso di Leao, ma l’arbitro cancella tutto fischiando un rigore – stavolta netto – per fallaccio di Schuurs sul portoghese. Deve migliorare – e di parecchio – in concretezza e precisione davanti alla porta avversaria, ma è prezioso fino alla fine anche in fase difensiva, a conferma del giocatore totale appena arrivato dall’AZ. 6,5

PULISIC – Riprende da dove aveva lasciato in quel di Bologna: scardinando la difesa avversaria al termine di un’azione preziosa avviata proprio da Capitan America e rifinita da RLC. Ci riprova a inizio ripresa, ma la sassata di sinistro al termine di una pregevole azione corale sibila di poco alta sulla traversa. Travolgente la percussione da attaccante centrale al 67’, conclusa con una conclusione ribattuta del neoentrato Chukwueze. Ai tifosi del Dortmund sembrerà di rivedere il loro fuoriclasse all’opera. 7,5

LEAO – Primi 5 minuti di gioco e già tre azioni offensive con Rafa protagonista. Il segnale di una verve che oggi Leao mostra a più riprese. Non è sempre precisissimo nell’ultimo passaggio, ma quando poi lo azzecca in chiusura di primo tempo manda in porta Theo. Chiude la sua partita con un’azione devastante sulla sinistra fermata da Schuurs che gli tatua i tacchetti sulla caviglia. Rigore netto e sostituzione inevitabile. 7

GIROUD – Tenta dopo 9 minuti un sinistro a sorpresa dal limite dell’area che lascia di sasso Milinkovic-Savic, purtroppo il pallone finisce di poco a lato. Timbra il cartellino dal dischetto per ben due volte, confermando la sicurezza di Oliviero dagli 11 metri. 7

dal 66’ MUSAH – Ci mette impegno, si vede che vuole fare bene, ma non riesce a farsi notare. 6

dal 66’ CHUKWUEZE – Parte a testa bassa in un paio di circostanze ma senza mai arrivare a destinazione. 6.

dal 66’ OKAFOR – Quando inizia la girandola dei cambi il Milan arretra e per l’ex Salisburgo palloni giocabili se ne vedono pochi. s.v.

dal 79’ KJAER – s.v.

dal 84’ FLORENZI – s.v.

PIOLI – A Milanello ci si inizia a divertire e si percepisce nitidamente da quello che poi si vede in campo: ancora una volta Milan spumeggiante, capace di creare tonnellate di occasioni da gol, salvo poi gestire il match una volta messi in ghiaccio i tre punti. Anche questa qualità da non sottovalutare in vista di una stagione intensa e impegnativa. 7,5

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