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Analisi

I dubbi del Milan sul rinnovo di Leao

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Rafael Leao è stato uno dei protagonisti principali dello scudetto del Milan, conquistato lo scorso maggio dopo ben 11 anni di attesa. L’attaccante portoghese, dopo un inizio in sordina della sua avventura milanista, è esploso a suon di dribbling, scatti, assist e gol, diventando determinante nel titolo della squadra di Pioli. E da Leao il Milan si aspetta solo conferme nella prossima stagione, anzi, la speranza è che la punta lusitana possa fare ancora di più in Italia ed in Europa; il cruccio, semmai, riguarda il prolungamento di contratto del portoghese che tarda ancora ad arrivare.

Trattativa

Dialogare e trattare con Jorge Mendes, si sa, non è semplice ed il nodo fra Leao ed il Milan è quasi esclusivamente di stampo economico: l’agente portoghese chiede un contratto di 7 milioni annui a fronte di un’offerta di 4,5 da parte del club rossonero, vale a dire lo stesso stipendio di Theo Hernandez. L’accordo col Milan scade nel 2024 e vige pure una clausola di 150 milioni che a Milanello potrebbero sfruttare in caso di emergenza anche se, come già accaduto con Donnarumma, Calhanoglu e Kessie, più passano i mesi e più il valore di Leao scenderà.

Strategia

Il Milan ha di fronte a sé due strade: continuare ad imporre la propria politica ed il proprio massimale di ingaggi, anche a costo di lasciar andar via Leao alla fine della stagione 2023-24, oppure iniziare con qualche strappo alla regola, qualche eccezione per quei calciatori che sono in grado di cambiare il volto alla squadra. Il rischio della prima ipotesi è continuare a perdere giocatori importanti anche a parametro zero, mentre quello della seconda opzione è creare precedenti che portino altri atleti (e procuratori) a battere cassa per aumentare il proprio stipendio.

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