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Analisi

Il Milan torna dall’Ungheria con vecchi difetti ed una necessità sul mercato

La sconfitta in terra magiara ha evidenziato i bisogni impellenti nell’organico di Pioli.

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Il Milan torna dall'Ungheria con vecchi difetti ed una necessità sul mercato (© Agenzia Fotogramma)

Qualche passo indietro dal punto di vista fisico c’era da aspettarselo rispetto alla prima brillante uscita a Colonia, ed in effetti il Milan visto in Ungheria è apparso leggermente imballato sulle gambe, ma del resto in piena preparazione atletica è evidente che la condizione sia ancora tutta da perfezionare. Ma la sconfitta contro gli ungheresi dello Zalaegerszegi ha evidenziato anche qualche difetto che i rossoneri avevano palesato in passato e che l’ultimo straripante scorcio della scorsa stagione sembrava aver spazzato via con la conquista dello scudetto.

Approccio

Il Milan ha, infatti, mostrato una certa distrazione ed una concentrazione precaria in tutta la prima parte della gara, denotando una palese superficialità che, unita ai già citati carichi di lavoro legati alla preparazione, hanno condizionato l’andamento della partita ed il triplo vantaggio degli ungheresi. E se a ciò aggiungiamo pure che Pioli aveva iniziato la sfida senza la maggior parte dei pezzi da novanta (entrati invece nel secondo tempo), ecco spiegato l’opaco primo tempo dei campioni d’Italia.

Mercato

Qualche indicazione buona c’è stata, come ad esempio la bella prestazione di Adli che continua a ben impressionare, o come il solito guizzo di Giroud in zona gol. Meno bene, al contrario, la trequarti dove Brahim Diaz ha faticato e dove sia Messias che Rebic non hanno mai trovato la giusta collocazione per colpire gli avversari. Ecco, allora, che lo sforzo che Maldini e Massara stanno producendo per arrivare a Charles De Ketelaere appare necessario perché è proprio in quella zona che Pioli ha maggiormente bisogno di un calciatore attualmente non presente in organico e che abbia forza fisica e spunto.

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