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Analisi

Milan: le insidie del calendario

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Il Milan va alla sosta con il primato invariato, 3 punti di vantaggio sul Napoli e 6 sull’Inter che ha però una partita in meno. Vincere a Cagliari non era semplice per la squadra di Pioli, che in passato aveva fallito appuntamenti contro avversari sulla carta abbordabili come erano i sardi, e che ha invece infilato il terzo successo consecutivo, peraltro terzo per 1-0. Fra il Milan e lo scudetto (il primo dopo 11 anni) ci sono ora altre 8 partite nelle quali i rossoneri dovranno tentare di lasciare inalterato o aumentare il distacco nei confronti delle rivali e riportare il tricolore a Milanello dopo oltre un decennio di crisi.

Cammino

Credere che la strada sia in discesa, però, sarebbe un errore gravissimo da parte della truppa milanista, anche se il calendario appare leggermente più semplice rispetto a quello di Napoli ed Inter. La prossima giornata, in tal senso, potrebbe essere uno snodo cruciale nella lotta scudetto, perché il Milan ospiterà il Bologna, il Napoli volerà a Bergamo e andrà poi in scena lo scontro diretto Juventus-Inter. Una settimana più tardi, i rossoneri andranno al Comunale di Torino contro i granata, poi riceveranno a San Siro un Genoa che è sì penultimo, ma che appare ancora vivo e combattivo.

Finale

E poi lo sprint dell’ultimo mese: Lazio-Milan il 24 aprile (sulla carta la sfida più complessa per gli uomini di Pioli), Milan-Fiorentina il 1 maggio (ed attenzione alle difficoltà che i viola hanno creato proprio a San Siro all’Inter sabato scorso), Verona-Milan la settimana successiva quando molte delle carte che metteranno in campo i veneti potrebbero essere determinate dalla loro classifica e dalle loro speranze europee, infine le ultime due partite, in casa contro l’Atalanta a metà maggio e a Reggio Emilia col Sassuolo nel turno di chiusura. Otto tappe in attesa di un sogno.

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