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Pagelle

Ibra salva un brutto Milan: a parte lo svedese bene solo un rossonero

Le pagelle di Udinese-Milan 1-1, partita della 17^ giornata della Serie A 2021-2022. Voti e giudizi dei rossoneri secondo Fabrizio Tomasello

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MAIGNAN – Bravo e coraggioso a uscire a testa alta su un passaggio indietro sanguinoso che Florenzi gli recapita dopo 7 minuti. Tenta addirittura il miracolo quando Beto gli si presenta davanti in occasione del vantaggio friulano, ma un rimpallo lo penalizza. Per il resto, ordinaria amministrazione. 6,5 

FLORENZI – Rischia di fare il frittatone al 7’ con un retropassaggio di testa verso Maignan che in realtà è più per l’accorrente Deulofeu. Gioca una partita complicata, spesso in proiezione offensiva ma sempre senza la necessaria precisione nei cross e negli appoggi. E dietro balla, come tutti i compagni di reparto. 5

TOMORI – Attento a recuperare sulle iniziali scorribande degli avanti friulani, poi però tenta un fuorigioco solitario che lascia praterie a Beto al 17’ per il vantaggio dell’Udinese. Si fa aggirare da Beto troppo facilmente al 39’, per sua fortuna ci mettono una pezza Romagnoli e Maignan. Nella ripresa diventa il baluardo insormontabile a respingere i diversi tentativi dei friulani di chiudere il match. 5,5 

ROMAGNOLI – Salva miracolosamente su Beto al 39’ dopo un liscio di Tomori, mettendo una pezza ad una partita che si stava mettendo male. Il centravanti dell’Udinese crea spesso e volentieri ambasce per l’intera retroguardia rossonera, anche se il capitano regge e prova anche a spingersi in avanti in cerca di gloria. Senza fortuna. 6 

HERNANDEZ – Sveglia Theo, come si fa a regalare quel pallone agli avversari che al minuto 8 rischia di mandare in porta l’Udinese? Purtroppo non è la prima volta, a conferma di un difetto di attenzione che Hernandez continua a evidenziare. Hernandez sembra la pallida controfigura del terzino devastante ammirato tante volte in rossonero. Quando prova a rinverdire gli antichi splendori, sul finale di primo tempo, segna un bel gol ma è in fuorigioco. Inquietante la fotografia dello stato di forma precaria del francese: al 65’ tenta un allungo e dopo qualche metro si piega sulle gambe e rinuncia. Anche lui, dopo il Covid, sembra un altro calciatore. Cercasi Theo disperatamente. 4

BENNACER – Ripiega in copertura e apre la sua partita con un’ottima giocata difensiva su Deulofeu. Il lancio che mette in porta Ibra al 12’ è illuminante. L’incomprensibile regalo del gol all’Udinese però nasce da un suo passaggio troppo leggero a Bakayoko e all’intervallo paga come il suo compagno di reparto. 5

BAKAYOKO – Decisamente nel vivo del gioco, ma la precisione nei passaggi purtroppo è il consueto tallone d’Achille di Timù. È lui che perde malamente il pallone da cui nasce la ripartenza con gol di Beto. Alla mezz’ora si produce in un liscio di testa, per fortuna non pericoloso, ma emblematico del momento di confusione vissuto dal francese. 4

SAELEMAEKERS – Perde un pallone pericoloso in avvio per un eccesso di sufficienza nell’appoggio a un compagno, per sua fortuna la recupera in corsa con un buon recupero. Il problema del belga è che non azzecca una giocata, anche quando trasloca sulla sinistra con l’ingresso di Messias. Se ne accorge anche uno spazientito Pioli che al 67’ lo chiama fuori. 4

BRAHIM DIAZ – Non controlla un pallone decente. Quando gli arriva l’occasione giusta su assist di Ibra, nel finale del primo tempo, il sinistro dello spagnolo è sballato e finisce a lato. Al 57’ fa anche peggio con un sinistro che vola fuori dallo stadio dopo un’ottima percussione di Messias. Spiace dirlo, ma dopo il Covid l’ex Real Madrid non è più lo stesso e in queste condizioni il giocatore al Milan non serve. 4

KRUNIC – Dopo un paio di prestazioni degne di nota, Rade si presenta al Friuli nel suo peggior vestito: indolente e distratto, sciupa – inciampando sul pallone – una buona opportunità per pareggiare al 20’. Anche lui dopo l’intervallo resta negli spogliatoi. 4,5

IBRAHIMOVIC – Bennacer lo manda in porta al 12’ con un lancio eccellente, ma Ibra sciupa l’occasionissima con un tiraccio in curva. Egoista e poco attento al 26’ quando mette il piedone su una palla pericolosa diretta a Brahim Diaz, di fatto eliminando dai giochi il compagno smarcato. Prova a rifarsi nei minuti finali del primo tempo: prima offre un assist prezioso allo stesso spagnolo che sciupa tutto malamente, poi imbecca Theo che va in gol, ma da posizione di fuorigioco. Dopo 33’ secondi della ripresa gli capita sul destro l’opportunità per pareggiare, ma ancora una volta il tiro di Zlatan finisce sugli spalti. Nel finale però si ricorda di fare l’Ibra: al 76’ si avvita e con una zuccata indirizza la palla di poco fuori all’altezza dell’incrocio e nei minuti di recupero, con l’ormai consueta semirovesciata della Dacia Arena, pareggia una partita che sembrava persa. Al netto dei troppi errori di Zlatan sotto porta, magari i rossoneri lottassero tutti come lui. 6,5

MESSIAS – Entra e prova subito a dare la scossa ad una squadra intorpidita. Al 57’ illumina la Dacia Arena con una giocata sontuosa sulla destra, l’assist prezioso è per Brahim Diaz che però scalpella l’opera d’arte del brasiliano. Poi si spegne anche Messias e nel finale di match rovina almeno un paio di buone opportunità. 5,5

TONALI – Solito mix di sostanza e qualità, l’unico giocatore del Milan a cui probabilmente Pioli non può più rinunciare. Taglia, cuce, tampona, fa tutto quello che gli si chiede e al 68’, per non farsi mancare nulla, un suo cross pennellato consente a Ibra di sfiorare il pareggio di testa. Recupera una quantità industriale di palloni lasciando una chiara sensazione: se gli altri rossoneri giocassero con il 10% dell’energia di Tonali questa partita con l’Udinese il Milan la vince a mani basse. 7

KESSIÈ – Pioli gli chiede di dare spessore ed energia a centrocampo, ma Kessiè è un altro che non sta vivendo un momento brillantissimo. Sbaglia diversi palloni, malgrado la grande e continua corsa però è sua la giocata che preserva il pareggio appena segnato da Ibra, un salvataggio a corpo morto su un tiro a botta sicura dell’Udinese destinato in fondo al sacco. 6

CASTILLEJO – s.v.

MALDINI – s.v.

PIOLI – Con una rosa ridotta all’osso nel reparto offensivo e parzialmente in difesa, il tecnico rossonero provvede a fare un po’ di turnover in mezzo al campo gettando nella mischia Bennacer e Bakayoko dal primo minuto. L’obiettivo è quello di scacciare in fretta i fantasmi dell’eliminazione subita in Champions League. L’approccio alla partita però è quello delle peggiori occasioni e il vantaggio friulano che arriva al 17’ è solo la naturale conseguenza. Nel primo tempo si fa fatica a trovare il peggiore di un Milan troppo brutto per essere vero: approccio molle, errori tecnici imbarazzanti, decisioni scombiccherate, nulla per il verso giusto. A inizio ripresa Pioli cambia tutta la fascia mediana, con Krunic, Bennacer e Bakayoko lasciati negli spogliatoi ma la musica non cambia. Il pareggio arriva solo nel finale grazie all’immarcescibile Ibra, ma quello di Udine è uno dei Milan più brutti della stagione. 5

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