Il Milan va avanti in Europa, ma le preoccupazioni non mancano

Il Milan è agli ottavi di finale della Coppa Uefa. Questa è la notizia più importante, ma è anche l’unica positiva di una serata piena di errori, superficialità e la solita fragilità difensiva già palesata nelle ultime trasferte di campionato e che ha messo a repentaglio una qualificazione che pareva già in cassaforte dopo il 3-0 di San Siro all’andata. E’ evidente che se il Milan resta questo, pensare di approdare ai quarti di finale appare un sogno irrealizzabile o poco meno, perché il livello della competizione salirà e credere di arrivare in fondo incassando gol a grappoli appartiene forse ad altri sport, non certo al calcio.

Difesa

Il Milan è schizofrenico, lo abbiamo già detto altre volte ed è ormai un fatto assodato. Una squadra troppo dipendente dalle lune dei propri elementi più talentuosi, ma anche dall’alternanza casa-trasferta che sembra condizionarla più del normale. A San Siro, infatti, i rossoneri sono solidi, fuori casa, invece, collezionano pastrocchi difensivi inguardabili e reti incassate che per contarle servirebbe il pallottoliere. Basti pensare che nelle ultime settimane la squadra di Pioli ha buscato 2 reti a Udine e a Frosinone, 4 a Monza e 3 a Rennes dove, per fortuna, la sconfitta è stata quantomeno indolore.

Attacco

Pure in avanti non è che le cose siano del tutto normali: Leao ha bisogno di sbagliare tre palle gol clamorose per metterne a segno una, un po’ come quando da ragazzini si giocava per strada e ogni tre calci d’angolo valevano un rigore. Giroud ha riposato, Jovic l’ha messa dentro, Pulisic si è confermato in forma, mentre la premiata ditta Chukwueze-Okafor ha sbagliato tutto e il contrario di tutto nei minuti in cui sono stati in campo, non tenendo mezza palla per far salire la squadra e concedendo al Rennes km di campo da arare. Insomma, la qualificazione è arrivata ma il lavoro da fare è ancora parecchio.