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Milan infinito: Pioli la ribalta dalla panchina. E a proposito di mercato…

Partita ricca di emozioni. In vantaggio con Loftus-Cheek, il Milan si fa rimontare a cavallo dell’intervallo dopo il fattaccio degli insulti razzisti a Maignan, ma poi la vince nel finale con i due subentrati Jovic e Okafor. Tre reti segnate dai nuovi acquisti.

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MAIGNAN – I giocatori dell’Udinese non riescono a impensierirlo e allora ci pensano i tifosi ad innervosirlo con cori razzisti. Ci riescono perchè dopo il vantaggio rossonero, Mike lascia addirittura il campo seguito da tutta la squadra per mettere fine a una tale vergognosa indecenza. E alla fine l’azzardo paga perchè al ritorno in campo Maignan nemmeno si muove sul tiro di Samardzic che lo infila. Purtroppo per il Milan concede anche il bis nell’azione del raddoppio friulano: il tiro di Thauvin e centrale e tutt’altro che irresistibile, ma per Mike oggi non è giornata. Per fortuna ci pensano i suoi compagni a rendergli meno amara la trasferta a Udine. 5,5

CALABRIA – Arranca su Pereyra mostrando una condizione non esattamente brillantissima. Gioca sempre in affanno, senza riuscire a spingere e senza coprire dietro in maniera adeguata. E Kamara si rivela imprendibile per il Calabria di oggi. 4,5

KJAER – Bravissimo e prezioso al 24’ quando salva su Lucca un gol praticamente fatto. Non altrettanto irreprensibile quando si trova di fronte Samardzic che lo mette a sedere e batte comodamente Maignan. 5,5

GABBIA – Presidia la sua zona di competenza con attenzione e in avvio di ripresa annienta una pericolosa ripartenza 3 contro 1 innescata da una serie di errori a metà campo. Bravo anche al 71’ a salvare in “estirada” sulla percussione di Thauvin. 6,5

HERNANDEZ – Efficace quando si tratta di spingere, meno intenso in copertura sul velocissimo Ebosele. Alla mezz’ora ha sul sinistro la palla perfetta per regalare un cioccolatino a Giroud, Theo sbaglia la misura dell’appoggio e l’occasione sfuma. Il terzino rossonero non si perde d’animo e dopo nemmeno 60 secondi replica lo stesso assist, ma stavolta per Loftus-Cheek che porta in vantaggio il Milan. Gravissimo, e anche inspiegabile, è invece l’errore di Theo in occasione del raddoppio: si fa passare il pallone tra le gambe nel cuore dell’area lasciando la strada di porta libera a Thauvin. La classe infinita di Theo però gli consente di recuperare e infatti il gol del 2-2 nasce da un movimento straordinario dell’esterno francese che innesca l’azione del pareggio. 6

LOFTUS-CHEEK – È il rossonero più vivace nell’inizio complicato di partita. Ruba palla e strappa ben tre volte nei primi 10 minuti, senza però trovare l’adeguata collaborazione dai compagni. Poi decide di mettersi in proprio e su assist di Theo Hernandez porta in vantaggio il Milan segnando il suo terzo gol in campionato. Utile anche quando Pioli lo abbassa in mediana, per conferma guardare il recupero difensivo al 90’ a sventare una ripartenza friulana. 7,5

ADLI – Scende al Friuli con i galloni da titolare conquistati fopo la bella prestazione contro la Roma e la sicurezza necessaria per dirigere il traffico della manovra milanista. Ancora un filino debole però in interdizione e in fase di copertura al cospetto di Samardzic che lo salta troppo spesso. 6

REIJNDERS – Perde una pallaccia a metà campo  al 6’ e per fortuna l’Udinese non ne approfitta. Nemmeno due minuti e abbatte Pereira rischiando un giallo che sarebbe stato nefasto. Al 12’ ha l’opportunità di calciare in porta dopo un interessante schema da calcio d’angolo, ma l’olandese cincischia e spreca. Non esattamente un grande inizio. La giornata negativa di Tiji però continua implacabile: prima un altro brutto errore in uscita a inizio ripresa, poi resta imbambolato insieme a Theo in occasione del raddoppio friulano. A quel punto Pioli lo richiama in panchina. 5

PULISIC – Inizialmente vivace, forse anche un filino egoista in qualche caso. Interessante la percussione al quarto d’ora della ripresa che si conclude con un bel cross per Giroud. Nel complesso però pochi guizzi degni della sua classe. 6

GIROUD – Al 15’ Leao gli offre l’opportunità di stappare la partita, ma Oli si trova davanti i quasi 200 cm del portiere dell’Udinese che chiude lo specchio e devia in angolo. Subito dopo è Theo ad offrirgli il pallone giusto e stavolta Giroud arriva con un soffio di ritardo. Prova a lasciare il suo marchio di fabbrica al 60’ quando incorna di prepotenza un bel cross di Pulisic, purtroppo per il Milan Okoye e bravo a sventare. È però decisivo in entrambe le reti che suggellano la vittoria milanista: prima colpisce la traversa, garantendo un facile tap in a Jovic, poi svetta di testa e consegna l’assist vincente a Okafor. Bella anche la conclusione dal limite al 92’ che il lunghissimo estremo difensore bianconero devia sulla traversa. 7,5

LEAO – Infila un pallone con il contagiri per Giroud al quarto d’ora che però non capitalizza. Si sbraccia, si agita, invoca l’appoggio dei compagni, ma la macchina Leao sembra ancora ingolfata. La cosa più bella la fa al 56’, un recupero difensivo ostinato ed energico che esalta la curva milanista. Presente nelle due azioni che regalano il successo al Milan, ma è ancora troppo, ma troppo poco. 5,5

dal 68’ OKAFOR – Entra per dare una scossa alla squadra, non riesce mai ad essere incisivo fino a quando in pieno recupero non gli spiove il pallone sul petto: lo svizzero si fa trovare prontissimo, stoppa e conclude in fondo al sacco regalando i tre punti al Milan. 7

dal 74’ JOVIC – Si sta affermando come giocatore prezioso nei momenti finali dei match ed è suo il gol del 2-2 rossonero. 7

dal 74’ FLORENZI – Spinge e crossa, di sicuro fa meglio di Calabria. 6

dal 93’ MUSAH – s.v.

PIOLI – Prepara bene la partita contro una delle sue bestie nere: il Milan inizia bene, sciupa almeno un paio di buone occasioni da gol, poi passa in vantaggio con un gran gol di Loftus-Cheek. La partita sembra indirizzata per il meglio, poi inizia la vergognosa e deprecabile offensiva dei tifosi dell’Udinese che insultano Maignan, lo innervosiscono al punto che nemmeno si tuffa sul gol di Samardzic e anche sul gol di Thauvin non appare particolarmente reattivo. Ma il tecnico emiliano oggi fa tutte le scelte giuste al momento giusto e ribalta il match con gli innesti dalla panchina, prima Jovic, poi Okafor. Alla faccia di quelli che continuano a sostenere che il mercato del Milan è stato sbagliato. 7

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