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Un pareggio accettabile, ma quanta rabbia per i 3 punti sfumati: deludono proprio loro due

Il Milan esce imbattuto dallo Stadium con tanti rimpianti per un rigore fallito da Pulisic e due gol clamorosi divorati nella ripresa da Leao.

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MAIGNAN – Signore e signori, Maignan. All’alba della ripresa regala al mondo la parata del decennio su Gatti che gli scaraventa una spingardata da un metro di distanza. E il signore delle aquile dice no. 8 

TOMORI – Esce spesso molto alto per togliere ossigeno a Yildiz e per tutto il primo tempo ci riesce discretamente. 6,5

GABBIA – Si erge di fronte a David pronto a battere a rete a colpo sicuro, ma il canadese scivola e il sospiro di sollievo di Gabbia provoca un’onda d’urto che spettina tutto lo Stadium. Un paio di ottime letture rassicurano Allegri sulla scelta fatta a inizio stagione: è lui il centrale titolare di questo Milan. 6,5

PAVLOVIC – Arriva tardi al momento di coprire su Kalulu al 34’, per sua fortuna David scivola al momento di concludere a botta sicura. Tenta il bis del secondo gol al Napoli, segnato da una sua iniziativa, e al 42’ prende palla, si districa tra i difensori juventini e la scodella in area per una zuccata imperiosa di Gimenez.  6,5

SAELEMAEKERS – Si tiene basso per coprire le offensive di Yildiz ed è bravissimo al 23’ a metterci il piedino e sbrogliare una situazione parecchio intricata in area rossonera. Non altrettanto preciso quando, raramente, spinge in avanti. 5,5

FOFANA – Ruba una quantità industriale di palloni fino a quando, sul finale di primo tempo, l’arbitro Guida gli regala un cartellino giallo incomprensibile. A inizio ripresa Allegri lo richiama in panchina per non correre rischi. 6

MODRIC – Il lancio sbagliato in avvio da Luka fa strabuzzare gli occhi ai tifosi del Milan: erano anni che non succedeva. Il lavoro che fa sulle linee di passaggio e sulle traiettorie degli avversari è incredibile. Una master class per compagni e avversari. All’ennesimo pallone intercettato dal croato, lo Stadium ammutolisce ammirato. Non contento però Modric decide di vincerla da solo e al 90’ mette Leao solo davanti alla porta, peccato che Rafa sia in versione autolesionista. 8

RABIOT – Gioca su tutto il fronte, custodisce il pallone con sicurezza e offre sempre il proprio appoggio ai compagni. Alla mezz’ora però prova a scuotere il match con una schioppettata di sinistro che sibila pericolosamente a un palmo dal palo di Di Gregorio. 6

BARTESAGHI – Subito una bella discesa in fascia, a scrollarsi di dosso la tensione del match. L’accoppiamento con Conceicao però non lo agevola, il divario di struttura fisica mette in difficoltà Davide che paga dazio al 27’. Al 38’ il bis e anche stavolta nessuno approfitta del cross di Chico. Nella ripresa, per fortuna di Bartesaghi, Tudor richiama in panchina Conceicao e il giovane terzino può ricominciare a respirare. 5,5

GIMENEZ – Si muove e svaria tantissimo, anche perchè in area di rigore palloni giocabili non gliene arrivano. Al 31’ però indossa il mantello di Superman, prende il pallone e inizia a scartare tutti fino a concludere con un sinistro potente, però troppo centrale per impensiere Di Gregorio. Il messicano sembra ispiratissimo e al 42’ fa calare il gelo sullo Juventus Stadium quando stampa un colpo di testa violento che scortica il palo alla sinistra del portiere juventino. Al 62’ esce per far spazio a Leao, ma stavolta il Bebote ha fatto il suo. 6,5

PULISIC – Parte tutto solo al 21’ nella metà campo avversaria dopo aver rubato un pallone importante a Conceicao, ma arrivato in area scovola malamente. Al 53’ ha sul destro la palla giusta per portare in vantaggio il Milan, ma quel dischetto canaglia lo tradisce e Christian spedisce il penalty in curva. A questo punto occorre fare un sortilegio a Capitan America che sbaglia i rigori sempre e solo a Torino. Prima di uscire tenta la giocata che avrebbe potuto rappresentare la redenzione per tutti, ma la palla morbida telecomandata in area è bistrattata da Leao che sciupa malamente. 5

dal 62’ LEAO – La prima palla che tocca è un tiro da dietro la linea di metà campo, con Di Gregorio fuori dei pali. Il pallone sfila di poco a lato. Decisamente più grave, al limite dell’irreparabile, l’erroraccio da matita blu al 73’: gli spiove un pallone comodo sul sinistro e Rafa, a due metri dalla porta e con Di Gregorio inchiodato, riesce a tirarla fuori. Fa fatica però a giocare centravanti, non pressa e non infastidisce il possesso palla avversaria e soprattutto non tiene palla per far salire la squadra. E per completare un quadro decisamente negativo, al 90’, solo davanti al portiere, conclude in maniera imbarazzante, scatenando la furia di Allegri…e di tutto il popolo milanista. 4

dal 62’ LOFTUS-CHEEK – Non riesce a incidere come vorrebbe, però in un paio di circostanze prova a ripartire e a creare qualcosa lì davanti. 6

dal 75’ NKUNKU – Si fa notare solo per un disimpegno suicida in pieno recupero che provoca un travaso di bile nel povero Tomori, che quasi se lo mangia. 5

ALLEGRI – La partita è piuttosto bloccata, anche se Bartesaghi su Conceicao rappresenta un mismatch piuttosto inquietante. E infatti al 58’ arriva il giallo inevitabile. A inizio ripresa però il Milan ha l’occasione per indirizzare la partita, ma Pulisic dal dischetto mira alla luna. L’opportunità più invitante del match però capita sul sinistro di Leao appena entrato, che però scalpella l’opera d’arte. E a proposito del portoghese, Allegri dovrà riflettere attentamente sulle difficoltà manifestate da Rafa nella posizione di punta centrale. 6

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