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Analisi

Milan: stavolta le seconde linee ti sorridono

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Non fosse stato per l’osceno derby di due sabati fa, l’avvio di campionato del Milan sarebbe stato perfetto: 5 vittorie su 6, un gioco spigliato, una maggior fisicità rispetto all’anno scorso, una gran voglia di vincere. A Cagliari, la squadra di Pioli ha vinto di prepotenza dopo l’iniziale svantaggio, non dando mai la sensazione di andare in difficoltà anche se i sardi avevano l’inerzia della gara dalla loro parte. Merito anche delle scelte del tecnico milanista che ha fatto rifiatare qualche titolare come faceva l’anno scorso, ma stavolta avendo risposte assai migliori rispetto a quelle del passato.

Atteggiamento

Sportiello, tanto per cominciare, ha dimostrato di essere un’ottima alternativa a Maignan; nulla a che vedere col francese, ci mancherebbe, ma l’ex atalantino infonde più sicurezza di quanto facesse Tatarusanu. Chukwueze si è mosso molto, è forse quello più indietro fra i nuovi, ma giocando non potrà che migliorare, così come Okafor che dopo un paio di cilecche l’ha messa dentro da centravanti vero con dribbling di suola al portiere e tap-in rapidissimo in porta. E poi Adli, schierato per la prima volta dopo un anno ed apparso concentrato e volenteroso in un ruolo tutto nuovo per lui e in cui non ha certo sfigurato.

Risorse

Quelle in mano a Pioli, dunque, sono risposte importanti poiché l’allenatore emiliano sa di poter contare anche sulle riserve ed anche a gara in corso, perché pure chi è subentrato ha mostrato concentrazione (Pobega e Musah), al contrario di Leao che è entrato in campo con la stessa voglia di un bambino di ritornare a scuola dopo le vacanze. E qualche spunto l’ha dato anche Romero, certo ancora acerbo, ma sicuramente utile in un contesto ed in un’annata in cui al Milan ci sarà bisogno dell’aiuto di tutti. Non tutto è perfetto nel meccanismo rossonero, ma Pioli può dirsi a buon punto.

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