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Analisi

Gli appunti per Pioli dopo Milan-Verona

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C’è poco tempo per riflettere soffermarsi troppo sulla partita di sabato pomeriggio contro il Verona perché il Milan già mercoledì giocherà a Cagliari per il primo (e per fortuna unico) turno infrasettimanale del campionato. Eppure, qualche considerazione sulla gara di San Siro va fatta, soprattutto perché la squadra di Pioli si presentava dopo la scoppola contro l’Inter e dopo lo 0-0 europeo col Newcastle, condito da tante occasioni ed un pareggio che ha deluso l’intero ambiente. Non tutto ha funzionato sabato, ma Pioli può dirsi soddisfatto, fosse anche solo per i 3 punti incamerati.

Cosa ha funzionato

Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Dopo una settimana di chiacchiere e polemiche, il Milan doveva zittire le critiche con l’arma migliore che esista nello sport, ovvero vincere, ed ha vinto. I rossoneri hanno fatto gol quasi subito e proprio con quel Leao al centro dei pettegolezzi negli ultimi giorni, poi hanno sofferto poco nonostante nel secondo tempo la pressione del Verona sia aumentata, seppur le occasioni da gol dei veneti siano state pressoché nulle. E in quelle poche circostanze c’è stato un ottimo Sportiello a rispondere presente, altro segnale positivo per Pioli.

Cosa non ha funzionato

Eppure, la gara è stata in bilico fino al 96′ perché il Milan non è andato oltre l’1-0 anche a causa di una serie di contropiedi che, come al solito, la formazione milanista non ha sfruttato a dovere. Leao, Musah (comunque positivo), Okafor e l’irritante Jovic hanno fallito nel finale tutte le occasioni per il raddoppio, un problema atavico che i rossoneri non riescono proprio a risolvere e che, a lungo andare, possono compromettere partite quasi vinte. Il Milan riparte, mercoledì c’è il Cagliari e sabato la Lazio, altre due tappe fondamentali per gettarsi definitivamente alle spalle la burrasca.

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