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Analisi

Un Milan bellissimo, diventato squadra in due mesi

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Siamo così sicuri che questo Milan sia insieme da appena due mesi? Perché a vedere il gioco e i movimenti della squadra di Pioli vien da pensare che questi calciatori giochino assieme da 3-4 anni, meccanismi perfetti, aggressività, condivisione, i giocatori milanisti si divertono e si trovano ad occhi chiusi. Tre vittorie in tre partite, partenza perfetta sia dal punto di vista dei risultati che del gioco, ma anche per quanto riguarda l’autostima, tornata a livelli altissimi dopo gli addii di Maldini, Massara e Tonali che avevano destabilizzato un ambiente adesso tornato entusiasta grazie ad una squadra che vuole lo scudetto.

Miglioramenti

C’è poco da dire, questo Milan è più forte rispetto allo scorso anno, soprattutto a centrocampo dove il sacrificio di Tonali ha portato la fisicità e la sostanza di Loftus-Cheek che nell’attuale serie A è di categoria superiore a tanti, l’intelligenza e le capacità di Reijnders, nonché lo spostamento di Krunic in mezzo a svolgere il lavoro più oscuro ma probabilmente più importante della mediana. Per non parlare, poi, di Pulisic che gioca in punta di piedi risultando un’ala coi piedi da trequartista, determinante nello spostamento offensivo della squadra di Pioli.

Futuro

Il Milan non è perfetto, non è la squadra più forte del campionato ma è tra le più forti e si giocherà lo scudetto assieme al Napoli, all’Inter e, forse, alla Juventus. Alla ripresa del torneo fra 15 giorni c’è proprio la stracittadina milanese che forse indirizzerà la classifica del primo mese di stagione, ma certo non sarà necessario il risultato di Inter-Milan per capire che la squadra di Pioli è tirata a lucido e nuova di zecca, ripartita alla grande dopo lo scudetto del 2022 ed un’annata agrodolce come quella scorsa dove, soprattutto in campionato, i balbettamenti sono stati troppi. La musica adesso è cambiata.

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