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Analisi

Il Milan si sposta a destra

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La vittoria di Bologna all’esordio in campionato è stata bella e convincente per il nuovo Milan, così cambiato rispetto alla scorsa stagione, così circondato da quei dubbi che nella felice serata del Dall’Ara sembrano essere stati spazzati via di colpo, o quasi. Ha impressionato la facilità dei rossoneri di recuperare palla e presentarsi nella metà campo avversaria, nonché la tecnica sopraffina di interpreti come Pulisic, Reijnders, oltre ai già conosciuti Leao e Giroud, il tutto senza aver ancora conosciuto le qualità del nigeriano Chukwueze che quando esploderà farà faville sulla fascia destra.

Cambio di rotta

Già, perché uno dei cambiamenti più evidenti nel nuovo Milan è proprio il rovesciamento d’attacco verso la fascia destra. Fino all’anno scorso, infatti, la squadra di Pioli era devastante a sinistra con Theo Hernandez e Leao, risultando più bloccata sull’altra corsia, col risultato di essere sì una ruspa sul settore mancino, ma anche un po’ prevedibile nei suoi attacchi. Adesso, invece, sia Pulisic che Chukwueze garantiranno tanta spinta anche a destra, lo statunitense offrendo una tecnica più ragionata, l’esterno africano sprigionando cavalli a tutto spiano nei suoi sprint a specchio col dirimpettaio Leao.

Forza d’urto

Ciò comporterà, ovviamente, la necessità per Pioli di avere un centrocampo ermetico con Loftus-Cheek e Krunic a rimboccarsi le maniche in fase di contrattacco avversario, ma anche una doppia spina nel fianco quando il Milan sarà in possesso palla. L’intelligenza di Reijnders (da cui passeranno moltissime azioni milaniste) spalancherà davanti al giovane olandese due corsie pronte per essere innescate, da una parte la corsa lanciata di Theo Hernandez e Leao, dall’altra le volate di Pulisic o Chukwueze e, a condimento del tutto, l’istinto killer di Olivier Giroud. Fermateli, se ci riuscite.

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