Pagelle
Il Milan risorge e zittisce il Maradona: Napoli schiantato dalla furia rossonera
Leao, Brahim Diaz, ancora Leao e Saelemaekers seppelliscono la capolista sotto una valanga di gol, un messaggio chiaro in vista della Champions.
MAIGNAN – Non sicurissimo ma comunque efficace sulla bordata di Lobotka al 28’, idem su una conclusione da fuori di Zielinski e sul cross radente di Kim a inizio ripresa. Stoppa con la faccia una sassata di Mario Rui al 56’, poi arronza anche un’uscita un po’ a farfalla e stupisce che in una delle serate più scintillanti del Milan, la prestazione più in chiaroscuro tra i rossoneri sia proprio del fenomenale portiere francese. 6
CALABRIA – Parte dai suoi piedi l’azione del vantaggio rossonero. Per il resto si toglie anche il gusto di limitare quasi allo zero cosmico l’idolo di casa Kvara. Un incoraggiante ritorno del capitano. 7,5
KJAER – Ben tornato “big daddy”, l’uomo di maggiore esperienza della difesa rossonera riprende il suo posto al centro della difesa e rimette tutti in riga. Lì in mezzo non si passa. 7,5
TOMORI – Inizio sonnolento per Fik e Simeone lo anticipa un paio di volte in avvio di gara. Poi si scuote e cancella dal campo il Cholito. Partita di una robustezza impressionante. 7,5
HERNANDEZ – Offre un cioccolatino a Diaz in avvio di match, che però non ne approfitta, ma Theo è carico a pallettoni e ad accorgersene è Politano che deve affrontarlo in un paio di duelli rusticani. Il francese lo annulla letteralmente e spinge anche come un ossesso. Partita straordinaria anche per il mancino rossonero. 7,5
TONALI – Chiamato a compiti di contenimento su Anguissa, gioca una partita eccezionale per impegno e intensità. A cavallo del 59’ decide praticamente la partita: prima salva di testa a un metro dalla porta di Maignan, quindi sul proseguimento dell’azione strappa il pallone a Zielinski e lo deposita sui piedi di Leao che timbra il terzo gol rossonero. 8
BENNACER – Doppio lavoro per Ismail: schermare Lobotka, il faro napoletano, e smistare palloni buoni per gli attaccanti. Al suo attivo un assist e la partecipazione in almeno altri due gol rossoneri. Imprescindibile. 8
dal 83’ BAKAYOKO – Entra e si fa notare solo per il pallone sciocco che perde al minuto 83, innescando una ripartenza fulminante di Raspadori. Pioli dovrà spiegarci il perché di questo impiego. 4
DIAZ – Dopo nemmeno 3 minuti ha sul sinistro la palla perfetta per scardinare la difesa del Napoli e orientare il match, ma tira debolmente e Meret sventa. Si fa perdonare con gli interessi quando inventa letteralmente l’azione che regala il vantaggio al Milan con Leao, ma soprattutto quando trasforma in oro un cross in area di Bennacer per il raddoppio milanista al 26’. Strepitosa un’azione difensiva in chiusura di primo tempo: prima sradica il pallone dai piedi di Mario Rui al limite dell’area, poi riparte e costringe al giallo Lobotka. 9
dal 56’ SAELEMAEKERS – Entra con il compito ingrato di sostituire il Diaz di stasera in versione de luxe, ma soprattutto di aiutare Calabria a fronteggiare il georgiano. Il belga però ha ben altre intenzioni: si presenta diverse volte in area napoletana fino a quando, al 67’, parte in slalom speciale, salta mezza squadra del Napoli e segna il quarto gol rossonero. Non contento ci riprova dopo qualche minuto, altra azione travolgente e conclusione violenta che costringe Meret a un grande intervento. E per finire al minuto 85, obbligando il portiere azzurro a un altro miracolo. Letteralmente tarantolato. 8
KRUNIC – È Rade a giocare sulla linea dei centrocampisti, con Bennacer più avanzato. Al 10’ Kvara lo manda al bar con una finta stupefacente e il bosniaco incassa. Pioli gli chiede di giocare facile mentre Krunic spesso si lascia andare a qualche ricamo di troppo perdendo diversi palloni in mezzo al campo. Al 62’ si immola per bloccare una ripartenza partenopea, giallo inevitabile. Nel complesso una partita di sostanza. 6,5
dal 83’ DE KETELAERE – s.v.
LEAO – L’inizio attento anche in fase difensiva, quando arretra a contrastare Di Lorenzo, lascia presagire cose buone e infatti Brahim Diaz lo premia con l’assist prezioso al 16’ che Rafa trasforma in gol. Un gol che mancava dalla trasferta di Lecce a metà gennaio. Corricchia in campo ma è esattamente quanto gli chiede Pioli, che lo vuole fresco appena riceve il pallone. È così che a inizio ripresa parte sulla sinistra e con la complicità di Bennacer crea dal nulla una gran palla gol per Giroud. Al 59’ il brutto anatroccolo Leao si trasforma definitivamente in cigno segnando un gol tanto spettacolare, quanto prezioso per il triplo vantaggio milanista. 9
dal 73’ REBIC – s.v.
GIROUD – Lotta come un leone contro le due querce napoletane Kim e Rrahmani, cercando di trovare uno spazio che non trova per sè ma che invece libera per i compagni di squadra. Rimedia un giallo ineccepibile per un fallaccio in fase difensiva su Politano, che la dice tutta sullo spirito di sacrificio del francese. Sfiora lo 0-3 a inizio ripresa, un gol che avrebbe meritato per impegno e dedizione. 7
dal 73’ ORIGI – s.v.
PIOLI – Se l’approccio alla gara è sempre stata la variabile che ha deciso le partite del Milan, i primi minuti contro il Napoli lasciano ben sperare. La squadra sembra attenta, propositiva e vogliosa di sfondare, cosa che puntualmente fa, peraltro con una disarmante semplicità. A conferma che questo Milan può giocarsela con chiunque, ma solo se entra in campo con la testa giusta. Non è questione di moduli, di difesa a 3 o a 4, ma solo esclusivamente di concentrazione. Un messaggio forse e chiaro che la squadra deve memorizzare in vista della Champions, ma soprattutto delle ultime 10 partite di campionato. 8
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