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Milan da encefalogramma piatto: tre rossoneri in un buco nero

Al Milan faranno bene a godersi le ultime partite di Champions League perchè di questo passo altro che primi quattro posti. Leao, Tomori e Thiaw impresentabili.

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MAIGNAN – Resta immobile di fronte alla conclusione non irresistibile di Pereyra che lo infila dopo 10 minuti. Di nuovo impotente negli altri due gol dell’Udinese. Sembra in confusione anche lui considerato che sbaglia anche qualche appoggio con i piedi. 5 

KALULU – Nell’atmosfera festiva che si respira nel cuore della difesa rossonera, Pierre è uno dei pochi che cerca di mantenere la calma. Ovviamente non ci riesce e anche lui si fa risucchiare nel buco nero. 4,5

THIAW – Farsi infinocchiare da Beto in pieno recupero per il gol del raddoppio friulano è una sciocchezza che gli vale il 3 in pagella. A prescindere dal resto della sua prestazione. Sfortunato in avvio di ripresa quando svetta di testa su azione da calcio d’angolo, ma incorna troppo centralmente tra le braccia di Silvestri. Presente sul luogo del delitto anche in occasione del terzo gol udinese, oltre a diversi altri errori sparsi qua e là. 3

TOMORI – È da un suo incomprensibile errore, frutto comunque di un passaggio timido di Bennacer, che nasce il primo gol dell’Udinese dopo 9 minuti. Impressionanti alcune indecisioni in area di rigore rossonera che non fanno altro che dare ulteriore spessore all’interrogativo che si pongono tutti: che è successo a Tomori? 3
dal 76’ CALABRIA – s.v.

 SAELEMAEKERS – Chiamato a un duello impegnativo con Udogie. Sua la prima conclusione verso la porta avversaria, arriva al 22’ ed è un innocuo passaggio a Silvestri. Interessante il suo spunto in fascia al 26’ che costringe Perez al fallo da ammonizione. Non bene nel complesso, ma almeno ci prova. 5,5
dal 63’ REBIC – Pioli lo lancia nella mischia sperando di ritrovare il bomber della prima giornata di campionato. Missione fallita. 5

TONALI – Arruffone e confusionario, come spesso gli capita da un po’ di tempo a questa parte. Al 37’ ha sul destro la palla buona per mandare in porta Saelemaekers, ma l’appoggio è totalmente fuori misura. Nel finale è nervosissimo, sbraccia su Becao, lo provoca, innesca una mezza rissa e rimedia un giallo evitabilissimo. 5

BENNACER – Sembra smarrito dopo l’infortunio di inizio anno. Colpevole al 50% con Tomori in occasione del gol di Pereyra. Poi non riesce più a riprendersi.  5
dal 63’ KRUNIC – Prova a dare la scossa ma questo Milan è da encefalogramma piatto. 5,5

BALLO-TOURÈ – In una parola sola: impalpabile. Lo ripetiamo sempre, sostituire Theo non è il massimo, ma Ballo è indiscutibilmente il minimo. 4

DIAZ – Nello squallore generale, il piccolo Brahim è uno dei pochissimi a offrire qualche spunto riconducibile al Milan campione d’italia. Troppo poco per cambiare la partita e meritare una sufficienza. 5,5
dal 76’ DE KETELAERE – Vedi il giudizio della partita precedente. E di quella precedente. E di quella ancora precedente…5

LEAO – Dormicchia, come suo solito, per il primo quarto di gara, poi ha una buona palla sul destro al 23’ ma sciroppa un tirettino indefinibile su cui Silvestri nemmeno deve tuffarsi. Ci riprova al 40’ e stavolta mette in netta difficoltà il portiere bianconero che si produce in un grande intervento. La cosa migliore la fa in pieno recupero, con un cross radente che nessuno dei suoi raccoglie. Nel complesso, l’ennesima partita ricca di nulla. 4

IBRAHIMOVIC – Si presenta al 13’ con una sassata su punizione che fa venire i sudori freddi a Silvestri, ma finisce alta. Nel finale del primo tempo pareggia su rigore (dopo aver sbagliato il primo e per grazia ricevuta da Doveri che fa ribattere). Per il resto fa presenza in area, dando corpo alla teoria che ormai Zlatan è un ottimo calciatore da fermo. Peccato che il gioco del calcio sia in movimento. 5,5
dal 76’ ORIGI – Come il connazionale, vedi il giudizio della partita precedente. E di quella precedente. E di quella ancora precedente…5

PIOLI – Senza i due reduci dalla finale del Mondiale (Giroud per squalifica, Theo per un problemino fisico), Pioli si gioca il jolly puntando sul vecchio leone svedese alla guida dell’attacco rossonero. Come al solito però è l’inqualificabile approccio alla gara a suscitare perplessità, oltre alle incomprensibili amnesie difensive grazie alle quali l’Udinese raccoglie in dono ben due gol. Nella ripresa non cambia nulla, soliti attacchi votati alla confusione e terzo gol incassato su dormita generale della difesa. Complimenti a tutti e purtroppo anche all’artefice di questo disastro. 3

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