Analisi
Niente mercato per il Milan, le lacune in organico restano

Lo aveva detto Paolo Maldini, lo ha confermato anche Stefano Pioli prima di Milan-Sassuolo: “Siamo a posto così, a gennaio non arriverà nessuno“. E in effetti, il calciomercato invernale dei rossoneri si è chiuso senza entrate, fatta eccezione per il portiere Vasquez, il cui arrivo certamente non cambierà le sorti della stagione milanista. Sono mancate anche le uscite, perché da Lazetic a Bakayoko, passando per Adli, nessun elemento della rosa ha cambiato maglia. Pioli rimane dunque con lo stesso organico dell’estate, costretto a fare i conti con qualche lacuna, acuita anche dai tanti infortuni di inizio stagione.
Carenze
Se per tutto luglio, del resto, Maldini e Massara hanno inseguito un attaccante laterale di destra è perché al Milan in quella zona mancano gol e qualità che non possono fornire né Saelemaekers e né Messias. Berardi e Ziyech sono rimasti dov’erano, così come Zaniolo per il quale è stato fatto un timido tentativo anche a gennaio dopo la rottura con la Roma. Sarebbe servito eccome un rinforzo in quella zona del campo, così come è stato sottovalutato il buco lasciato in estate dall’addio di Kessie e non colmato dal ritorno di Pobega e dall’arrivo di Adli, uno degli oggetti misteriosi della campagna acquisti estiva del Milan.
Obiettivi
Avrebbe fatto comodo anche un centravanti a Pioli, perché il solo Giroud (che ha 36 anni) non può tirare la carretta per 9 mesi e con un Mondiale sul groppone, perché Origi ha dato pochi (e inutili) segni di vita, perché Rebic è sempre infortunato e perché Ibrahimovic (41 primavere sulle spalle) fatica ormai a giocare 10 partite in una stagione. Quasi impossibile reperire una punta a gennaio (per Beto, ad esempio, l’Udinese ha rifiutato 25 milioni dall’Everton), molto più semplice sarebbe stato farlo tra luglio e agosto quando le occasioni erano maggiori e più convenienti. Al Milan restano le falle, a Pioli i problemi.
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