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Analisi

Milan: le risorse che mancano dal calciomercato

I nuovi arrivi non stanno regalando a Pioli gli aiuti sperati. Nel 2023 servirà un cambio di passo

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Il Milan 2022-23 ha 8 punti in meno rispetto ad un anno fa ed 8 dal Napoli capolista. I rossoneri sono secondi in classifica, ma lontani dal primo posto e con l’inquietante sensazione di aver perso quello spunto, quella freschezza e quella facilità di giocare e andare in gol che c’era nella scorsa stagione e che ha garantito alla squadra di Pioli di giocarsi lo scudetto e alla fine vincerlo. Troppe reti incassate, troppa difficoltà a realizzarne, spiegazione scarna ma tutto sommato ben riassuntiva per spiegare il ritardo dei campioni d’Italia a poco meno di metà stagione.

Acquisti

E poi, il tecnico milanista non ha ancora avuto un aiuto rilevante dalla campagna acquisti estiva, altro spunto che permette di capire come l’organico rossonero sia ad oggi meno efficace rispetto all’anno scorso. Di Charles De Ketelaere si è detto e scritto già tanto: trattativa lunga, cifra alta per strapparlo al Bruges, buon impatto iniziale, poi il nulla: nessun assist e nessun gol per il belga, sempre più abulico e timido. Anche Origi ha fin qui combinato poco: un gol appena, peraltro ininfluente contro il Monza, tanta corsa, poche conclusioni pericolose e la netta impressione di un ritardo di condizione.

Attesa

Impalpabile anche Dest (peraltro deleterio nello scontro diretto col Napoli), mentre sia Vranckx che Thiaw hanno giocato troppo poco per trasmettere un’idea precisa del loro valore. C’è poi il mistero legato a Yacine Adli, ottimo nel pre campionato, pressoché inutilizzato in campionato e fuori dalla lista Uefa. Se si esclude Pobega (che invece ha ben impressionato) che però non è realmente un nuovo acquisto poiché già di proprietà del Milan, il mercato estivo ha per il momento regalato poco o nulla a Pioli che ha una rosa profonda ma ad oggi poco utile.

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