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Il Milan si inceppa ancora e il Napoli scappa a +8: ora si fa dura

Partita brutta che i rossoneri non danno mai la sensazione di poter vincere. La scelta di Pioli di puntare sulla difesa a 3 ingarbuglia la manovra e confonde le idee dei milanisti che non riescono a venire a capo di una Cremonese arcigna. Si salvano in pochi, male Origi.

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Divock Origi in azione durante Cremonese-Milan (© Simone Venezia - ANSA)

TATARUSANU – Attento a uscire fuori area (non come contro lo Spezia) per anestetizzare un’offensiva della Cremonese all’alba della ripresa. Poi fa arrabbiare Pioli perché rallenta spesso la ripresa del gioco. 6 

THIAW – Si fa sorprendere da Felix al 20’ che lo prende alle spalle, l’errore lo ingessa ancor più tanto che dopo pochi secondi sbaglia un facile appoggio su Tomori e quasi libera un attaccante cremonese verso la propria porta. Cerca l’assoluzione definitiva con una capocciata imperiale al 36’ che costringe Carnesecchi a un volo per togliere il pallone dal sacco. Nella ripresa esce per far posto a Kalulu. 6

KJAER – Ciofani non rappresenta per lui un ostacolo insormontabile e il vichingo danese impone la sua regola ogni volta che il pallone arriva dalle sue parti. 6

TOMORI – Sbaglia un appoggio semplice alla mezz’ora e innesca una pericolosa ripartenza cremonese, e purtroppo non è l’unico in una partita non inappuntabile. Ma è decisivo in almeno un paio di occasioni nella ripresa quando il Milan attacca e fatalmente si scopre. 6 

MESSIAS – All’inizio è quello che soffre di più il cambio di modulo e il tunnel subito al 12’ la dice lunga sull’attitudine difensiva di Junior. Quando parte sulla destra però riesce a far male, come al 23’ con una sgasata che lascia dietro il proprio avversario e si conclude con un bel cross in mezzo che Diaz per poco non butta in rete. È solo la prima delle tante volte che il brasiliano prova a farsi valere, non sempre con la lucidità necessaria ma alla fine è uno dei più incisivi del Milan. 6

TONALI – Sulle ali dell’entusiasmo per il meraviglioso assist fornito a Giroud contro lo Spezia, prova subito a replicare ma il pallone vellutato viene trattato male da Rebic che lo liscia al momento di inzuccare in porta. Bravo a inserirsi al 32’ su filtrante del gemello Bennacer, ma il suo passaggio finale per Origi, pronto a battere a rete, è timido e non arriva a destinazione. 6

BENNACER – Ogni manovra rossonera parte dai suoi piedi e, come al solito, Ismail è abile anche a chiudere sul nascere le azioni avversarie. Illuminante la giocata che pesca Tonali al 32’ in un inserimento profondo in area avversaria. Alla fine anche lui è stremato e viene così a mancare la pulizia in alcune sue giocate, ma resta sempre il faro milanista. 6

BALLO-TOURÈ – Vivere con il fantasma di Theo Hernandez accanto non deve essere facile per nessuno ma il francese ha bisogno di scrollarsi di dosso un po’ di timidezza per essere più incisivo. Si fa notare quasi solo per una rissa a fine partita con un avversario. 5

BRAHIM DIAZ – È suo il primo tiro in porta del Milan al 7’, tutt’altro che irresistibile. Va comunque vicino al gol al 23’ ma la sua giocata in acrobazia sfuma sopra la traversa. È uno dei più battaglieri dell’attacco rossonero anche se non riesce a essere decisivo. 6

REBIC – L’inizio lascia intendere una di quelle giornate in cui Ante gioca con la luna storta. Si fa notare per liscio clamoroso di testa su assist al bacio di Tonali al 25’, ma poi si fa perdonare immediatamente con una palla recuperata e un filtrante millimetrico per Origi messo davanti alla porta. Riprova a mettere il compagno solo davanti al portiere a inizio ripresa, stavolta l’ex Liverpool la butta dentro ma è in offside. Fa una gran giocata, da prestigiatore, al 75’ che mette De Ketelaere in condizione di far male, ma CDK non ne approfitta. Per contro ci sono anche diverse palle perse e iniziative sbagliata: una partita di alti e bassi. 6

ORIGI – Ha tanta voglia di fare, forse anche di strafare, come testimoniato da quel tiraccio senza pretese al quarto d’ora che vola fuori dallo stadio. Ci riprova al 22’ con una percussione sulla fascia destra che viene stoppata dalla difesa grigiorossa. L’occasione d’oro per il belga arriva al 25’ su assist di Rebic ma Divock la gestisce male e si fa bruciare da Carnesecchi. Non ne combina una giusta fino al 56’ quando riesce a far gol ma da posizione irregolare. Esce subito dopo per far spazio a Leao. 5

LEAO – Invocato a gran voce dal popolo milanista per provare a cambiare l’esito di una partita spigolosa e appena entrato Rafa costringe Carnesecchi a un grande intervento con un tiro cross velenoso destinato all’angolino. È l’unica cosa positiva del portoghese in mezz’ora di gioco, poi solo un’ammonizione e tanta confusione. 5,5

KALULU – Chiamato in causa per consentire alla squadra di tornare al più rassicurante modulo con la difesa a 4. Pierre spinge sulla fascia e mette un gran pallone sul quale Latezic arriva tardi. 6

DE KETELAERE – Pioli gli concede una ventina di minuti per provare a trovare la scintilla in grado di accendere la sua stagione, ma Charles ancora una volta si fa cogliere impreparato. 5

LAZETIC – Reduce dalla tripletta in Primavera, è l’ultima carta a disposizione di Pioli per provare a cambiare il corso della partita. Il ragazzo è evidentemente acerbo però nel finale si procura una palla che potrebbe valere i 3 punti. Peccato che l’esperienza non sia quella di Giroud. 6

KRUNIC s.v.

PIOLI – Il tecnico emiliano sorprende tutti lanciando nella mischia dal primo minuto il quasi esordiente Thiaw al posto di Kalulu e proponendo una quasi inedita difesa a 3 con Messias e Ballo-Tourè sulle fasce. La scelta mostra subito una pecca perchè, vista l’inconsistenza offensiva della Cremonese, tre difensori centrali sono uno spreco che poi si paga a livello di costruzione. Nella ripresa Pioli cambia qualcosa ma è la lucidità a mancare e alla fine lo 0-0 è il risultato più ovvio. Un solo punto nelle ultime due trasferte e Napoli a +8, il Milan rischia di dover dire addio allo scudetto già a novembre. Qualcosa su cui l’allenatore rossonero dovrà riflettere durante la lunghissima sosta invernale. 4,5

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