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Tre punti d’oro e una lezione importante per il Milan

I rossoneri conquistano la vittoria nel finale su uno Spezia da battaglia. Dopo un primo tempo dominato, con una dozzina di occasioni sprecate clamorose e due traverse, Maldini jr. pareggia a inizio ripresa il gol di Theo. Quindi il bellissimo gol di Tonali annullato e la perla finale del francese. Il Milan comunque deve imparare a essere più cinico e chiudere le partite quando è il momento.

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Il goal di Giroud con lo Spezia (© Matteo Bazzi - SA)

TATARUSANU – Rischia al 12’ di essere impallinato dal fuoco quasi amico, è Caldara che su azione da corne lo impegna con una conclusione ravvicinata. Alla mezz’ora è ancora l’ex rossonero a impegnare Tata che si fa trovare pronto. Totalmente illogica l’uscita fuori dall’area – e fuori di testa – del portiere rossonero al 43’. Buon per lui che Nzola la sparacchi fuori a porta vuota. Non reattivissimo sulla conclusione – bella per carità, ma leggibile – di Maldini che regala il pareggio allo Spezia. 5,5 

KALULU – Gioca in scioltezza, forse troppa visto il pallone sanguinoso che perde alla mezz’ora e che offre allo Spezia un’insperata occasione per pareggiare, bravo Krunic a rimediare. Si riscatta con un lancio precisissimo che sul finale del primo tempo mette Leao in condizione di battere a rete, ma il portoghese non ne approfitta. 5,5

GABBIA – Sembra averci preso gusto dopo il gol di Zagabria e sui calci piazzati va a cercare gloria nell’area avversaria. Allo spirare del primo tempo un suo liscio gravissimo consegna a Nzola la possibilità di pareggiare. 5,5 

TOMORI – Fa subito sentire il fisico a Maldini, giusto per fargli capire che la bella accoglienza è finita. Al 13’ si trova al momento giusto al posto giusto ma non sfrutta a dovere un assist incantevole del solito Leao, appoggiando la sfera tra le braccia di Dragowski. È lui il colpevole del fallo su Nzola che cancella il bellissimo gol di Tonali. 6

HERNANDEZ – Si accascia al suolo dopo pochi minuti facendo gelare il sangue al popolo di San Siro, per fortuna si rialza in fretta, giusto in tempo per spedire la palla in fondo al sacco al 21’ dopo un assist sontuoso di Bennacer, malgrado l’effetto thrilling del VAR che ci mette più di 4 minuti per decidere di convalidare il gol. È uno dei più lucidi del Milan anche se appare troppo nervoso nel finale quando si lascia coinvolgere in una rissa con gli avversari. 7

BENNACER – Solito geniale dispensatore di idee e palloni: al 5’ ne offre uno delizioso a Brahim Diaz, pescato tra le linee, che però non ne approfitta. Replica a grande richiesta per Theo al 21’ e stavolta il pallone finisce in fondo al sacco. Cerca la connessione divina con il francese al 38’ ma stavolta la conclusione del capitano rossonero finisce docile tra le braccia di Dragowski. Prende un giallo per troppa generosità dopo l’ennesimo pallone riconquistato e perso da un suo compagno di squadra. Per questo Pioli lo lascia negli spogliatoi e appena esce Bennacer la luce del Milan si spegne. 8

KRUNIC – Se Pioli is on fire, anche Krunic non scherza: dopo il gol in Champions di qualche giorno fa ci riprova con lo Spezia, ma stavolta la sassata del bosniaco incrina la traversa. Ci riprova nel finale di primo tempo ma incoccia sempre nel portiere avversario. Prezioso in fase difensiva (Kalulu gli dovrà pagare una cena per quel salvataggio dopo una sciocchezza di Pierino), ma nella ripresa si affloscia: prima è troppo leggero su Ekdal che si mangia un gol clamoroso, poi su Maldini che invece non sbaglia e buca Tatarusanu. 6

MESSIAS – Si prodiga in rincorse prodigiose in difesa e Pioli approva, ma è vivace anche lì davanti con una pressione costante e qualche conclusione pericolosa, tipo quella che costringe Dragowski a una gran parata al 17’. 6

BRAHIM DIAZ – Prende palla e parte nella metà campo avversaria con tempismo ed autorità, tenta subito la via della rete con un destro dal limite al 5’ che vola in curva. Ci riprova al quarto d’ora e stavolta il portiere dello Spezia è costretto a una specie di miracolo per sventare la minaccia. Al 27’ riparte in velocità dando vita a un 4 contro 3 concluso male per la lettura sbagliata dallo spagnolo. È comunque per distacco il più vivace dell’attacco rossonero fin quando Pioli non lo richiama in panca. 6,5

LEAO – Signore e signore vi presento Leao: andate a riguardare la discesa imperiosa sulla fascia del portoghese, c’è tutto: forza fisica, tecnica, eleganza, potenza, purtroppo Tomori non lo sfrutta a dovere. Dopo il vantaggio rossonero si concede un po’ troppi svolazzi anzichè badare al sodo, anche se nel finale di tempo è sfortunato quando un suo tiro, deviato, va a stamparsi contro la traversa. Nella ripresa tanto fumo, poco arrosto, fino alla sostituzione. 6

ORIGI – Fa il movimento giusto in occasione della percussione iniziale di Leao, lascia il centro area libero per Tomori che però non è un bomber e si vede. Le migliori occasioni del primo tempo capitano tutte sui piedi dei suoi compagni, Origi quindi trova la via della porta solo in avvio di ripresa, ma il suo destro radente non impensierisce Dragowski. Mette anche un assist vincente per Tonali, ma l’arbitro e il Var annullano tutto. 6

TONALI – Entra all’inizio del secondo tempo e appare un po’ stralunato con un paio di appoggi anche facili sbagliati in maniera inconsueta. Poi il lampo, Origi gli offre un comodo appoggio e Sandrino scarica una saetta che si infila nel sette alla destra di Dragowski. Peccato che il Var cancelli tanta magia. Tonali comunque resta uno dei protagonisti del successo con una firma importante sul match, l’assist pregevole per il raddoppio di Giroud al 90’. 7

DE KETELAERE – Più nel vivo del gioco, più propositivo e più intenso, anche la la giocata vincente continua a non arrivare. 6

REBIC – Tanta confusione e poco costrutto, ma nel finale da battaglia uno come Ante ci sta sempre bene. 6

GIROUD – Segna un gol strabiliante al 90’ ma poi, già ammonito, si toglie la maglia e si fa cacciare. Una sciocchezza inaccettabile per un uomo d’esperienza come lui. Il voto è un mix tra il 10 per quel gol da cineteca e il 4 per l’espulsione stupidissima. 7

THIAW s.v.

PIOLI – Il Milan stradomina la partita nel primo tempo: una quantità industriale di palle gol clamorose, due traverse ma un solo gol fatto. Inevitabile il rischio beffa nel recupero del primo tempo quando Nzola si divora un gol a mezzo metro dalla porta. La frittatona comunque si compie a inizio ripresa dopo che Pioli lascia Bennacer ammonito negli spogliatoi: la luce rossonera si spegne e Maldini jr. pareggia con un bel gol. Da lì in avanti risse ed emozioni, con il bellissimo gol annullato a Tonali per un fallo di Tomori 20 minuti prima e quello sensazionale – stavolta convalidato – di Olivier Giroud, condito da espulsione per doppio giallo del francese. Il risultato finale sono 3 punti preziosissimi che però devono lasciare un messaggio importantissimo: le partite vanno chiuse quando è il momento, altrimenti si rischia di lasciarle per strada. E il Milan che rincorre il Napoli a -6 non può permetterselo. 6,5

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