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Il Milan si riprende la vetta: tre rossoneri i migliori in campo

Il Genoa è battuto per 2-0 ma il Milan è apparso ancora un po’ arrugginito. Ora però c’è il derby di Coppa Italia che potrebbe regalare nuove energie e soprattutto un primato in classifica da difendere.

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MAIGNAN – Non tocca palla fino al 56’ quando regala inspiegabilmente un corner al Genoa. Risolve il problema volando ad abbrancare il pallone che spiove in area. L’intervento più difficile di giornata gli tocca per colpa del fuoco amico su un passaggio indietro di Gabbia destinato all’angolino. Proprio all’ultimo respiro, con i suoi compagni praticamente già negli spogliatoi, sfodera un intervento sublime su Hernani che gli consente di mantenere inviolata la porta e conquistare l’ennesimo clean sheet stagionale. 7 

KALULU – È l’uomo in più di questo Milan: Pioli, per fronteggiare il forfait dell’ultimo momento di Calabria, lo schiera a destra e Pierino si fa trovare prontissimo, scodellando un cross al bacio per Leao che sigilla il vantaggio rossonero. 7 

GABBIA– Gettato nella mischia all’ultimo momento, trova subito la concentrazione giusta per non farsi trovare impreparato. Apprezzabili un paio di chiusure pulite in avvio, giusto per rassicurare i compagni sulla sua affidabilità. In chiusura di primo tempo però si fa trovare impreparato dall’incursione di Galdames che sfiora il pareggio. Al quarto d’ora della ripresa sfiora l’autogol che Maignan gli risparmia. Esce per un dolorino al 74’ costringendo Pioli a ricostruire la difesa. 5,5

TOMORI – La sensazione è che i suoi compagni giochino con leggerezza, magari perdendo qualche pallone di troppo, perchè consapevoli che tanto lì dietro c’è Tomori che calamita la sfera. 6

HERNANDEZ – Leao gli appoggia sul sinistro una palla deliziosa da sfruttare meglio, Theo invece la mette in mezzo male e praticamente brucia un’ottima opportunità dopo appena un minuto. Al 4’ aziona il turbo e parte sulla sinistra travolgendo tutto e tutti, ma al momento del passaggio finale, ancora una volta, rovina tutto. Partecipa alla giornata della confusione in casa Milan ma ha il pregio di non perdere la bussola fino alla fine e spaccare la partita al minuto 87’ dando vita all’azione che vale il raddoppio rossonero. 6,5

BENNACER – Inizia al meglio la sua 100^ gara in rossonero sradicando il pallone dai piedi di un avversario. Isma sembra indemoniato, addirittura finendo a pressare altissimo nella zona che dovrebbe essere presidiata da Leao e da Theo. Poi si spegne inevitabilmente, lasciando per strada anche qualche pallone di troppo. Nella confusione generale della squadra non si salva neppure Bennacer. 6

TONALI – Contagiato dall’imprecisione di diversi suoi compagni, anche Sandrino perde qualche pallone di troppo in mezzo al campo. Compreso quello al 59’ che costringe Maignan alla parata più complicata di giornata. Un po’ di confusione in fase di impostazione ma uno straordinario e impagabile lavoro in interdizione. 6

SAELEMAEKERS – Stralunato, come in tutte le precedenti occasioni in cui Pioli gli ha regalato il campo. Al 35’ gli capita l’occasione per ottenere la redenzione, una palla solo da scaraventare in fondo al sacco, ma la brucia con un sinistro che finisce al terzo anello. La gestione comicamente goffa del corner a favore al 45’ è la fotografia del momento di Alexis. Nella ripresa la musica non cambia e il belga riesce nell’infausto record di sbagliare tutti i palloni. Anche quando trova Giroud solo in area al 57’ ma crossa troppo indietro e costringe il francese a una torsione innaturale che non porta al gol. 4

KESSIÈ – Il ko dell’ultimo minuto gli riconsegna impunemente la fascia di capitano e Kessiè la onora perdendo la prima palla che tocca. Per fortuna poi hai il buon gusto di andarla a riconquistare. Svolge il compito di trequartista alla sua maniera, quindi privilegiando l’interdizione, poi però al 35’ crea dal nulla un’ottima opportunità, mette un pallone invitante nel mezzo per Saelemaekers che sciupa tutto sparando alto. Nella ripresa partecipa anche lui al festival della palla persa ma nel finale torna ad essere decisivo riconquistando palloni importanti e difendendoli con le unghie e con i denti. 6

LEAO – Nei primi 120 secondi crea due buone opportunità, un segnale di risveglio per il portoghese, che infatti al minuto 11’ rompe il digiuno rossonero siglando il gol del vantaggio con un sinistro al volo su cross millimetrico di Kalulu. Poi perde una sfilza di palloni, tutti nello stesso modo, e fa arrabbiare persino Pioli. Nella ripresa è l’uomo più pericoloso del Milan ma riesce a concludere a rete solo al 77’ costringendo Sirigu all’intervento complicato. Esce stremato nel finale. 6,5

GIROUD – Come spesso gli accade, è abbandonato al suo destino dai suoi compagni, costretto a fare a spallate con i ruvidi centrali genoani. Si libera in area al 57’ ma l’assist di Saelemaekers è troppo arretrato e Oliviero non riesce a correggerlo in rete. Quindi, con il derby alle porte, esce per far spazio a Rebic. 5,5

REBIC – Entra per giocare l’ultima mezz’ora nella posizione di centravanti visto che Pioli lo butta dentro al posto di Giroud. Il croato ci prova, ed è innegabile, ma la qualità delle giocate è ben lontana dalle aspettative del tecnico rossonero. Al 77’ offre un bell’assist a Leao che impegna Sirigu. Altro assist decisivo dopo 10 minuti, stavolta a beneficiarne è Messias che raddoppia per il Milan. 6

MESSIAS – Cercasi Messias disperatamente. Invocazione che resta inascoltata fino al minuto 87’ quando ricevuto un assist da Rebic, e dopo una gran parata di Sirigu, spedisce la palla in fondo al sacco per il 2-0 finale. 6

KRUNIC – Pioli è costretto a utilizzare il bosniaco come terzino destro e l’ex Empoli fa legna. 6

BALLO TOURÈ – Entra a 4 minuti dalla fine e si rende protagonista nell’azione del raddoppio milanista. Poi sgasa sulla sinistra almeno un altro paio di volte, dando una bella botta di energia all’attacco rossonero. Ben tornato. 6

BRAHIM DIAZ – s.v.

PIOLI – Il suo Milan ha la fortuna – e la bravura – di sbloccare subito la partita e indirizzarla al meglio. Ma i benefici non si vedono perchè i rossonero perdono una quantità industriale di palloni e sbagliano come al solito tutti gli ultimi passaggi. Un’altra caratteristica del Milan attuale è che i rossoneri (tutti, nessuno escluso) recuperano palla e poi partono all’arrembaggio, soli contro tutti. E puntualmente finiscono per schiantarsi contro il muro genoano. Non esattamente il manifesto del gioco di squadra che ha caratterizzato le prestazioni milaniste per larghi tratti della stagione. Alla fine per portare a casa i tre punti, complice un Genoa inguardabile, può bastare anche questo Milan e infatti arriva anche il raddoppio di Messias che sigilla un match importante. 6

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