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Analisi

Milan: fondamentale ritrovare Brahim Diaz

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MILANO – Il Milan sembra la squadra maggiormente falcidiata dalle positività al Covid-19: l’anno scorso Ibrahimovic ad inizio stagione, poi Donnarumma e Calhanoglu, quest’anno Giroud, Theo Hernandez e, soprattutto, Brahim Diaz, il calciatore che sembra aver patito maggiormente il contagio del virus. Intendiamoci, nulla a che vedere con chi lotta ogni giorno negli ospedali per questo terribile morbo, ma certo è che da quando è rientrato in campo, lo spagnolo non è più lui, appare svagato, lento, impacciato, fatica a dar velocità alla sua manovra, oltre a non inquadrare più la porta.

Importanza

E dire che il numero 10 rossonero sarebbe fondamentale nello scacchiere tattico di Stefano Pioli, esattamente come nelle primissime fasi dell’anno quando agiva perfettamente da raccordo fra centrocampo ed attacco, illuminava l’azione con passaggi filtranti, scambiava con le punte e trovava pure regolarmente la via del gol come a Liverpool, come con il Venezia e come a La Spezia quando lo scorso 25 settembre il tecnico milanista lo spedì in campo a pochi minuti dalla fine dopo averlo lasciato inizialmente in panchina e Diaz infilò a ridosso del 90′ il gol vittoria per il Milan.

Mancanza

Quel giocatore manca terribilmente ai rossoneri, mancano le sue accelerazioni e la sua fantasia, soltanto contro la Salernitana si è rivisto a sprazzi il Brahim dei vecchi tempi, troppo poco, però, per tornare decisivo. Senza contare che il Milan proprio in quella zona di campo sembra avere il solo fantasista iberico, poiché Messias è più esterno, Krunic più tattico e Daniel Maldini più punta. E’ Brahim Diaz il vero fantasista, l’ago della bilancia della trequarti milanista e ritrovarlo sarebbe per Pioli un mattone solidissimo per riavere quel Milan che da qualche settimana appare stanco ed involuto.

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