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Analisi

Il Milan torna umano, Pioli sa come intervenire

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MILANO – L’imbattibilità assoluta non esiste. Lo sapeva prima il Milan e lo sa ancor meglio adesso dopo la rovinosa sconfitta di coppa contro il brillante Lille, sceso a San Siro con il piglio della grande squadra e la sfrontatezza dei giovani ribelli, ovvero tutto ciò che era stato anche il Milan in questi mesi e che improvvisamente ha lasciato negli spogliatoi nella sfida europea contro i francesi. Che una sconfitta prima o poi sarebbe arrivata era scontato, ma forse le proporzioni sono state inaspettate, soprattutto perché la formazione di Pioli è apparsa sgonfia, scarica e lenta dall’inizio alla fine.

Riflessioni

Il pesante ko non pregiudica certo la corsa alla qualificazione per i sedicesimi di finale e non scalfisce quanto di buono fatto dalla compagine milanista finora, però questo è il primo campanello d’allarme che suona davvero forte all’orecchio del tecnico dopo la lunghissima serie di 24 risultati utili consecutivi fra campionato e coppe, il primo posto in classifica in serie A e l’impressione di aver restituito unione e compattezza ad un gruppo debole e timido. Il rischio è che lo spogliatoio possa ricadere in una fase dubbiosa circa le proprie potenzialità, nonostante 5 mesi vissuti sulle ali dell’entusiasmo.

Soluzioni

E invece al Milan va evitato proprio questo: la prima sconfitta stagionale è arrivata, la squadra è stata brutta, forse troppo contro il Lille, motivo per cui il ko va preso, studiato ma messo immediatamente da parte, anche perché le possibilità di qualificazione nel girone europeo restano altissime e il campionato può regalare ancora tantissime soddisfazioni. Certo, Pioli dovrà capire i perché di una partita affrontata così timidamente (al di là dei meriti dell’avversario) e nella quale il Milan non ha mai dato l’impressione di poter far male ai francesi, né col risultato in bilico e né tantomeno sul 3-0 quando è apparso rassegnato.

Grinta

Ai rossoneri è stranamente mancata la voglia, oltre alla brillantezza, una delle caratteristiche che avevano portato la squadra di Pioli, ad esempio, a vincere l’ostica sfida di Udine di domenica scorsa, gara che con l’atteggiamento mostrato col Lille non avrebbe mai neanche pareggiato. L’allenatore ha coccolato i suoi calciatori che non vanno certo processati perché una partita storta può capitare a tutti, anzi, forse meglio giocarsi il “bonus bruttezza” tutto insieme e ripartire dopo aver tirato una riga blu sull’intera serata, ma ora che tutti dal Milan si aspettano la vittoria, Pioli ha il compito di plasmare il gruppo e ripartire senza che il pesante 3-0 incassato intacchi più di tanto un cammino comunque da applausi.

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