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Analisi

Milan: il bivio di Leao

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MILANO – La stagione da poco andata in archivio si è rivelata agrodolce per Rafael Leao, giovane attaccante portoghese del Milan, che è partito in sordina dimostrando indolenza, poca attitudine al sacrificio e, soprattutto pochi gol. Naufragato assieme al resto della squadra, l’ex punta del Lille è migliorato nella seconda parte di stagione grazie al lavoro di Pioli e al supporto di Zlatan Ibrahimovic che con la sua esperienza, il suo carisma e i suoi insegnamenti ha contribuito al miglioramento di Leao che ha chiuso il campionato con 6 reti e prestazioni notevolmente cresciute rispetto all’avvio.

Conferma

Ora, però, al Milan ci si chiede: qual è il vero Rafael Leao? Quello indolente e passivo di fine 2019, oppure quello più pimpante e concreto del 2020? La probabile riconferma di Ibrahimovic anche per la prossima annata induce a pensare che la crescita e la maturazione del centravanti portoghese possano proseguire, tenendo anche conto della giovane età, ma è evidente che dovrà essere lo stesso Leao a rimboccarsi le maniche e fare quel salto di qualità (tanto di testa che a livello tecnico-tattico) che gli permetta poi nella stagione 2021-2022 di prendersi l’attacco del Milan sulle spalle.

Futuro

Perché l’idea del club rossonero è proprio questa: verificare il processo di apprendimento di Leao il prossimo anno, quando oltretutto il Milan giocherà anche in Europa, quindi tirar le somme: se il portoghese avrà migliorato il suo rendimento con gol e prestazioni soddisfacenti, allora diventerà un punto cardine della nuova squadra, qualora invece la sua resa dovesse essere ancora balbettante, la società milanese potrebbe decidere di porlo ai margini del progetto, se non addirittura di privarsene.

Bivio

Il Milan ha investito tanto su Leao (oltre 30 milioni di euro), è ancora disposto ad aspettarlo e a comprendere le difficoltà di un talento ancora immaturo e che, in fondo, ha sperimentato per la prima volta gli ostacoli di un campionato duro come la serie A. Ma l’attesa e la pazienza non possono essere infinite, anche perché i rossoneri hanno necessità di raggiungere obiettivi e risultati, non possono permettersi troppe divagazioni sul tema, motivo per cui il prossimo sarà il vero anno zero per l’attaccante lusitano, oggi incedibile e protetto a Milanello, ma chiamato a ricambiare quella fiducia che, presto o tardi, mostrerà la data di scadenza.

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