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Analisi

Milan: il futuro di Saelemaekers farà capire molto sul ruolo di Fonseca

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L’inutilissima amichevole di sabato notte contro il Manchester City, oltre a procurare il grave infortunio di Alessandro Florenzi, ha evidenziato un paio di note positive in un Milan ancora tutto in costruzione e che, comunque, viaggia verso un campionato da quarto, massimo terzo posto, vista la scelta dell’allenatore e la volontà perenne del club di risparmiare e basta. Di buono si è visto lo spirito propositivo della squadra, molto meno la tenuta difensiva, oltre a qualche singolo in gran forma, Chukwueze ma, soprattutto, Alexis Saelemaekers, ufficialmente in partenza ma bloccato da Fonseca.

Miglioramenti

Il belga aveva già ben figurato nell’altra inutile amichevole contro il Rapid Vienna ed ha confermato i suoi progressi anche contro il Manchester City. Attento, determinato, tatticamente disciplinato, pungente e pericoloso in attacco, Saelemaekers ha stregato il nuovo allenatore rossonero che, a fine partita, ha candidamente ammesso: “Mi piace, vorrei tenerlo“. L’anno a Bologna ha evidentemente trasformato il tuttofare milanista, a testimonianza che i fuoriclasse della panchina (Thiago Motta, per l’appunto) sono in grado di fare miracoli proprio come quelli in campo.

Scelte

Ed ora la palla passa alla società, ma dalla cessione o dalla permanenza di Saelemaekers a Milano si capirà parecchio circa le strategie in seno al Milan. Fonseca saprà imporsi come fanno i grandi allenatori, trattenendo il belga come ha chiaramente fatto intendere, oppure si piegherà al volere del club che, come al solito, fiutata qualche offerta per il centrocampista ha iniziato ad inumidirsi pollice ed indice per contare i soldi in entrata e poter procedere anche a qualche operazione di mercato visto che, al di là di quanto ciancino in giro i dirigenti, il Milan se non vende non spende. Insomma, vediamo chi la spunta.

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