Analisi
Il Milan e due coppe da non sottovalutare
Il Milan ha ancora qualche flebile speranza di approdare agli ottavi di finale di Coppa dei Campioni, competizione che i rossoneri hanno conquistato per 7 volte e che li ha visti arrivare sino alle semifinali nella scorsa stagione. Quest’anno, però, le cose si sono messe male, il girone infernale con Paris Saint Germain, Borussia Dortmund e Newcastle si è rivelato complicatissimo e la squadra di Pioli è appesa ad un filo: o mercoledì batte il Newcastle e, contestualmente, il Paris Saint Germain perde col Borussia, oppure per il Milan l’avventura nella manifestazione finirà al primo turno.
Alternativa europea
Ma le oggettive difficoltà di farcela non devono rendere la trasferta in terra inglese una malinconica gita, perché in caso di vittoria il Milan sarebbe, nella peggiore delle ipotesi, ripescato nella vecchia Coppa Uefa, unico trofeo a mancare nella bacheca milanista e che aggiungerebbe blasone al pedigree internazionale del club (un po’ arrugginito negli ultimi anni) e permetterebbe ai rossoneri di essere automaticamente qualificati alla Coppa Campioni 2024-25 e non chiudere la stagione a mani vuote, dal momento che per lo scudetto lo strapotere dell’Inter sembra inattaccabile.
Alternativa italiana
Restare in Europa, anche se dalla porta di servizio, sarebbe dunque importante per il Milan, così come non sottovalutare la Coppa Italia, peccato che i rossoneri commettono puntualmente quasi da sempre, basti pensare che a Milanello negli ultimi 45 anni ne sono state vinte appena 2. Ormai la coppa nazionale per le grandi d’Italia si riduce a pochissime partite, per arrivare in finale ce ne sono appena 4, Inter e Juventus hanno vinto più di una volta, mentre il Milan è a bocca asciutta da 21 anni. Provate ad immaginare di essere in spiaggia il prossimo luglio e pensare che il Milan è arrivato secondo in campionato ed ha vinto Coppa Uefa e Coppa Italia; il giudizio, in fondo, non sarebbe poi così sgradevole.
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