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Suicidio bis del Milan: arrivano dalla panchina i due killer del diavolo

Ancora una volta Pioli è costretto a rivoluzionare la squadra, anche a partita in corso, per colpa di infortuni e acciacchi vari. Musah e Florenzi, entrati nella ripresa, colpevoli di gravissime leggerezze.

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MAIGNAN – Spettatore non pagante fino alla fine del primo tempo quando è costretto a sfoderare un autentico miracolo su Banda che spara a rete da due metri. Nella ripresa prende due gol buoni e un terzo annullato dall’arbitro sul quale Mike è sembrato tutt’altro che attento. 5,5

CALABRIA – Dopo aver messo la museruola a Mbappe, si trova davanti il peperino Banda che gli crea qualche grattacapo. Al 39’ gli scappa alle spalle e per fortuna del Milan c’è Maignan a metterci una pezza. Esce alla fine del primo tempo, anche lui acciaccato. 6

THIAW – In coppia con il compagno di reparto Tomori tiene a bada Krstovic. Ottima la scelta degli anticipi del tedesco e bravo anche a salvare sul montenegrino dopo uno svarione di Tomori. Non irreprensibile in occasione del gol leccese: è suo l’uomo che svetta di testa e sforna l’assist vincente per Sansone. 5

TOMORI – Dopo un discreto primo tempo, anche lui si conferma poco lucido e disattento nel momento della rimonta leccese. 5

HERNANDEZ – Rinfrancato dalla brillante prestazione contro il fratelli e i cuginetti francesi, continua a far scintillare il suo talento anche al Via del Mare. Dopo una serie di iniziative interessanti è suo il cross radente che Giroud scaraventa in rete per il vantaggio milanista. Dopo il pareggio leccese è Theo a tentare di dare la scossa alla squadra con un’azione personale che si conclude con un mancino radente che sfiora il palo, ma alla fine anche lui si fa invischiare nello sfacelo rossonero. 6

POBEGA – Tocca a lui sostituire il totem Loftus-Cheek (non ancora pronto a 2 partire in 3 giorni), dopo la devastante prestazione dell’inglese contro il Psg. Ed è di Pobega la prima conclusione verso la porta di Falcone che risolve con una gran parata. La qualità di Tommy però, come già sottolineato altre volte, non è all’altezza e si vede ogni volta che tocca palla. 4,5

KRUNIC – Il normalizzatore della manovra rossonera. Inizialmente utile a intercettare le linee di passaggio avversario, poi si perde: incapace bloccare le offensive leccesi nel momento della rincorsa salentino, ma soprattutto terribilmente impreciso anche nei più semplici passaggi. 4,5

REIJNDERS – Nel cuore di tutte le offensive rossonera, ma senza il necessario colpo di genio per forzare la blindata difesa leccese. Al 36’ però arriva la sua Epifania e finalmente si sblocca al 35’ al termine di un’imperiosa azione personale. Nemmeno 5 minuti e rischia di timbrare la doppietta, ma stavolta il suo destro si stampa sul palo. Colpevole, come spesso gli accade, di non chiudere la partita quando ha la palla buona. 6

CHUKWUEZE – Occasione d’oro per l’acquisto più costoso dell’estate rossonera. Il nigeriano ci mette impegno, ma fatica a trovare tempi e spazi per gli inserimenti. La prima giocata di classe arriva al 51’, un bel filtrante che lancia Reijnders verso la porta avversaria. A inizio ripresa, con Theo lanciato verso la porta avversaria, accompagna l’azione ma in netto ed evidente fuorigioco, impedendo così al compagno di servirlo solo davanti al portiere. Ancora molto indietro. 5

GIROUD – Di testa, di destro, di sinistro, di pancia, di cuore, la mette dentro sempre Oliviero bomber vero, al suo settimo centro in campionato. Poi si perde e nel secondo tempo non vede più una palla giocabile. Alla fine rimedia anche un esecrabile cartellino rosso per una protesta inutile. 5,5

LEAO – Nemmeno 10 minuti ed è costretto a uscire per un problema al flessore. Piove sul bagnato. s.v.

dal 9’ OKAFOR – Sull’onda lunga del gol negato solo da un miracolo di Donnarumma in Champions, Noah entra e offre subito un buon assist per Pobega. Ci riprova al 60’ ma senza la necessaria qualità. 5,5

dal 46’ MUSAH – Disastro totale. Entra a sostituire Calabria per controllare Banda ma è lui a perdersi Sansone in un azione da calcio d’angolo terribilmente simile al gol preso dal Psg martedì scorso. È ancora l’americano a perdere il pallone sanguinoso che vale il pareggio giallorosso. Imbarazzante. Ed è sempre Musah a commettere il fallo dal limite dell’area che regala una punizione pericolosissima al Lecce che regala ai tifosi di casa l’illusione del gol. Impresentabile. 2

dal 70’ FLORENZI – Pioli lo butta nella mischia quando ormai la frittata è fatta. Quando entra comunque fa decisamente male e si fa cogliere impreparato al minuto 84’ quando Sansone stampa sul palo l’incornata del possibile 3-2. Si fa anche ammonire quando l’attaccante avversario gli scappa sotto al naso per l’ennesima volta. 4

dal 78’ JOVIC – La disperazione di Pioli si coglie appieno quando si affida al serbo per provare a riprendere la partita. s.v.

PIOLI – Sperava di poter cambiare il meno possibile rispetto alla partita con il Psg, invece di nuovo centrocampo ribaltato con gli innesti di Pobega e Krunic al posto di Loftus-Cheek e Musah. E visto che piove sempre sul bagnato, dopo 9 minuti si ferma anche Leao, sostituito da Okafor. Malgrado questo, l’asse francese Hernandez-Giroud firma il gol del vantaggio rossonero e subito dopo si sblocca anche Reijnders che prima raddoppio, poi prende anche un palo. Nel finale di primo tempo ci mette una pezza Maignan a stoppare Banda. Il blackout difensivo di fine parziale non rappresenta però il corretto campanello d’allarme e infatti nella ripresa il Milan crolla, esattamente come accaduto a Napoli. E ancora una volta, a rovinare tutto sono i soliti infortuni e i giocatori mandati in campo dalla panchina. 4,5

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