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Analisi

Questo Milan è da psicanalisi

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Mettete maglie neutre e cappucci ai calciatori, poi mostrate a 100 persone prima Milan-Udinese e poi Milan-Paris Saint Germain: quanti di loro riconosceranno mai nel Milan la stessa squadra fra sabato e martedì sera? Del resto, non è la prima volta che i rossoneri sembrano aver bisogno del lettino dello psicanalista per curare una sorta di schizofrenia da prestazione calcistica che li colpisce spesso e volentieri. Stesso stadio, molti interpreti analoghi, prove opposte: Milan abulico, distratto e indolente con l’Udinese, cattivo, concentrato e deciso contro il Paris Saint Germain.

Interpreti

Giroud c’era sabato e non si è visto, Reijnders c’era sabato e non si è visto, per non parlare di Leao che in campionato era apparso ciondolante e in coppa ha sfoderato forse la più bella prestazione della sua carriera. Se il portoghese giocherà così sabato a Lecce, allora il Milan partirà forse già con 2 reti di vantaggio, ma il punto è che a questa squadra manca la motivazione in determinati momenti dell’anno, perché lo spirito mostrato nel primo tempo di Napoli e contro il Paris Saint Germain restituiscono a Pioli una squadra sontuosa che ha adesso, però, il dovere di non accartocciarsi di nuovo su sé stessa.

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