Analisi
Milan: i nuovi mostri
Nelle ultime settimane al Milan sembra ci sia la sindrome del gambero, ovvero di chi invece di andare avanti cammina all’indietro. La squadra che aveva vinto lo scudetto meno di 400 giorni fa non era stata rinforzata nell’estate del 2022 ma, non contenti, i vertici del club sono riusciti un anno dopo a fare ancora meglio (o peggio): via Paolo Maldini e Frederic Massara, via Sandro Tonali, trattative vaghe e fumose, l’impressione che arriveranno più altri Vranckx e De Ketelaere che Frattesi e Milinkovic-Savic, vale a dire che il Milan dalla potenziale lotta scudetto potrà ambire al massimo per il quarto posto. Forse.
Scomparsi
E poi, attorno ai rossoneri gravitano ancora nomi di presunti colpacci di mercato e per i quali oggi sarebbe opportuno chiamare quelli di Chi L’ha Visto e lanciare un appello: dove sono finiti? E’ il caso del portiere sudamericano Vasquez, arrivato a gennaio, subito definito non pronto da Pioli (cioè bocciato), mai utilizzato e oggi finito sulla lista dei partenti anche se, ovviamente, non c’è nessuno all’orizzonte a cui interessi. Idem per il centravanti Lazetic che per qualcuno doveva essere il sostituto di Giroud, che è andato in prestito ma di cui al momento non si hanno notizie.
Cessioni
Lo stesso, del resto, si era detto dell’altro attaccante Roback, fenomeno della Primavera, sciolto nel nulla appena ha messo il naso fuori da Milanello. Poi ecco Adli che i tifosi reclamano e adorano (sa Dio perché), ma che con Pioli ha giocato una manciata di minuti, è finito tra i cedibili ma non ha potenziali acquirenti neanche a pagarli oro, segno che probabilmente non è la reincarnazione di Rijkaard. Chi, al contrario, è forte sul serio era Sandro Tonali che il Milan ha pensato bene di vendere, seppur di fronte ad un’offerta da capogiro, andando ad indebolire un reparto che già deve sopperire all’assenza di Bennacer e che, ad oggi, è monco e orfano di una coppia perfetta.
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