Entra in contatto con noi

Analisi

Il ritorno di Maignan, il Milan blinda più della porta

Pubblicato

il

Nella rinascita del Milan dopo il disastro di gennaio ci sono diversi protagonisti, a partire da Stefano Pioli che è riuscito a rianimare un gruppo che sembrava allo sbando, per proseguire con quei giocatori in riserva di energie fisiche e mentali che hanno ripreso a correre tornando determinanti, da Theo Hernandez e Giroud, da Tonali a Kalulu, passando per i redivivi Krunic e Thiaw. E poi, domenica sera contro l’Atalanta, si è rivisto anche Mike Maignan, assente da 5 mesi per i guai al polpaccio e di nuovo titolare in un San Siro vestito a festa per il ritorno del portierone francese, uno degli artefici dello scudetto dell’anno scorso.

Sicurezza

L’estremo difensore transalpino non è stato chiamato ad effettuare interventi miracolosi come accaduto in passato, ma nella sfida con i bergamaschi ha fatto capire quanto e perché sia mancato alla causa milanista nei quasi 200 giorni di assenza. La difesa del Milan, già comunque autoritaria nelle ultime tre partite, ha mostrato immediatamente una fiducia estrema nei confronti di Maignan, rifugiandosi spesso e volentieri in comodi retropassaggi verso la sua guida principale, ovvero quel portiere che telecomanda i suoi compagni come in un videogioco. Con tutto il rispetto per il rumeno, con Tatarusanu ciò non accadeva.

Caratteristiche

Le qualità di Maignan, del resto, non si scoprono adesso: già lo scorso anno, infatti, il francese si era dimostrato una sorta di regista della difesa, indirizzando i compagni addirittura sui calci di punizione a favore e su come disturbare le barriere degli avversari. Maignan è senza ombra di dubbio il miglior portiere della serie A e la sua assenza ha pesato enormemente nel campionato del Milan, non perché Tatatusanu abbia commesso errori macroscopici, ma perché il carisma ed il talento del francese sono superiori a tutti e la differenza, anche in una serata quasi tranquilla, si è avvertita in tutto San Siro.

Clicca per commentare

Devi essere loggato per postare un commento Accedi

Lascia un commento