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Analisi

Milan a valanga in Austria fra conferme e sorprese

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E’ solo calcio estivo, ovvio, eppure il primo tempo del Milan in Ungheria sabato scorso non aveva soddisfatto né Pioli e né la tifoseria rossonera. Troppo scialba e superficiale la prova dei campioni d’Italia al cospetto di un avversario tutt’altro che irresistibile. E così in Austria contro il Wolfsberger serviva una partita che ricalcasse l’atteggiamento del Milan dell’ultima fase della scorsa stagione, culminata con lo scudetto. Il 5-0 finale con i modesti austriaci è la riprova di una squadra concentrata e sicura di sé, che a tratti ha lasciato intravedere anche un ottimo calcio con fraseggi continui e precisione nei passaggi.

Singoli

A ben impressionare, in particolar modo, è stato certamente Yacine Adli, sempre più coinvolto nell’anima del centrocampo milanista. Il francese, nei confronti del quale parecchi tifosi storcevano il naso, appare giocatore vero, fisico, tecnico e concreto nelle scelte, sempre al centro del gioco ed anche propositivo in zona gol, come ha dimostrato la rete nel secondo tempo. Conferme per due mostri sacri del Milan, Maignan e Theo Hernandez, inossidabile il portiere, prorompente il terzino; bene anche Rebic, autore del secondo gol rossonero, così come Messias e Saelemaekers. In attesa di De Ketelaere, insomma, il Milan sembra essere già in gran forma.

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