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Analisi

Perché ha vinto il Milan

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Il Milan è campione d’Italia per la stagione 2021-22. Questo diranno gli annali, questo resterà nella storia e negli almanacchi. Ma c’è di più, perché il Milan non ha vinto lo scudetto casualmente, come quando sul marciapiede luccica qualcosa e si trova una moneta che chiunque si fosse chinato avrebbe potuto raccogliere. Il Milan ha vinto il titolo con pieno merito, forse senza avere l’organico (sulla carta) migliore del campionato, ma riuscendo a farlo diventare tale col passare del tempo e delle settimane, al punto che i rossoneri hanno chiuso il torneo vincendo le ultime 6 partite senza inciampare mai.

Analisi

Il Milan non ha la rosa migliore, dicevamo. Ebbene, forse ai nastri di partenza poteva essere una valutazione condivisibile, perché nessuno poteva immaginare l’impatto che avrebbe avuto Maignan sul campionato, nessuno si aspettava l’esplosione di Leao e di Tonali, il rendimento costante di Calabria, il muro difensivo eretto dalla strana coppia Kalulu-Tomori. Col trascorrere delle giornate, però, i rossoneri hanno dimostrato di valere pienamente il primato, non hanno mai accusato periodi di crisi, non sono mai scesi sotto il secondo posto, hanno sempre assicurato lucidità e carattere.

Meriti

Il Napoli ha vissuto un’annata di alti e bassi, uscendo dal giro scudetto già ad aprile, la Juventus non c’è mai stata, l’Inter ha viaggiato a corrente alternata, partendo male, infilando 7 successi di fila in autunno, crollando ad inizio 2022 e riprendendosi nel finale, mentre il Milan ha sempre mantenuto un andamento costante e nell’ultimo mese ha messo anche il turbo. E non è neanche reale che sia stata l’Inter a suicidarsi, perché è vero che i nerazzurri hanno clamorosamente perso il recupero di Bologna, ma il precedente successo del Milan a Roma con la Lazio aveva certamente innervosito la squadra di Inzaghi.

Continuità

Il gol di Tonali all’Olimpico al minuto 92′, in effetti, può essere considerato il punto di svolta del campionato, alla pari con la doppietta di Giroud nel derby del 5 febbraio quando il Milan è passato dal potenziale -10 al -4 in classifica coi dirimpettai cittadini. I rossoneri hanno sì approfittato delle disgrazie altrui (peraltro, chi è causa del suo mal pianga sé stesso), ma sono stati bravissimi a mettere pressione a chi era davanti: se non ci fosse stato il già citato gol di Tonali con la Lazio, forse l’Inter a Bologna sarebbe stata più rilassata e serena, senza quel fiato sul collo che alla fine l’ha fatta sbandare.

Andamento

E poi, ancora: il Milan ha vinto perché la serie A è mediocre. Altro assioma letto e riletto, detto e ridetto. Premesso che il campionato italiano (ed il calcio di casa nostra in generale) non vive certo il suo momento storico più fulgido, la serie A è mediocre a prescindere da chi vince, per cui il valore dello scudetto milanista è, ad esempio, pari a quello dell’Inter di un anno fa e poco c’entra la considerazione media del torneo. No, signori: il Milan non ha vinto perché qualcuno gli ha inviato lo scudetto in un pacco anonimo, ha vinto perché si è comportato meglio degli altri e questo, dalla notte dei tempi, significa una sola cosa: essere i migliori.

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