Analisi
Milan-Kessie: la verità più facile
Franck Kessie lascerà Milano a giugno, ormai è certificato, ma fino ad allora sarà un calciatore rossonero, uno dei più importanti, come Calhanoglu e Donnarumma un anno fa
Negli ultimi anni non è cambiato solo il calcio al suo interno, ma ne sono cambiati anche i contorni. E’ cambiata la comunicazione, il modo di affrontare le notizie da parte dei giornalisti, sono cambiati perfino i modi, più diretti e più rapidi. Sono nate le telenovelas, quelle che a fine anni ottanta giravano in Venezuela e che facevano tanto successo pure in Europa; oggi non parlano di belle ragazze innamorate, ma di calciatori. Oggi non si parla d’amore, ma di soldi. Prendete il caso di Franck Kessie, centrocampista ivoriano del Milan che a giugno lascerà i rossoneri a parametro zero.
Decisione
Il fatto è assodato: la dirigenza milanista ha provato a convincere il calciatore a rinnovare il suo contratto, gli ha offerto 5 milioni netti a stagione più i soliti bonus, Kessie ed il suo agente hanno risposto che per prolungare l’accordo ne volevano 8. Le parti non hanno più fatto passi avanti, né l’una e né l’altra, non è stato mai trovato un punto di incontro, una fermata intermedia, ma ciò nonostante, attorno al nome del centrocampista africano c’è ogni giorno un nuovo episodio: forse firma, forse ci pensa, forse non ha deciso, forse va in Inghilterra, forse al Barcellona, forse all’Inter come Calhanoglu.
Epilogo
La realtà è che ormai da settimane, il Milan e Kessie hanno voltato pagina: i rossoneri cercano un sostituto dell’ivoriano in vista del prossimo anno, lui dialoga liberamente con mezza Europa per scegliersi la destinazione migliore per il suo futuro. Il rinnovo di contratto è un capitolo chiuso, definitivamente, e a nulla serve ricordare le sue frasi estive quando era alle Olimpiadi con la sua nazionale (“Torno a Milano e sistemo tutto“), o a nulla serve che i tifosi lo implorino all’allenamento di firmare o lo insultino via social dandogli dell’ingrato o peggio. La storia è finita e non c’è altro da dire.
Futuro
L’errore, del resto, è continuare ad interrogarsi sul futuro (già scritto) e non concentrarsi sul presente che per il Milan può valere ancora scudetto, qualificazione alla Coppa dei Campioni e, magari, vincere la Coppa Italia. Il tutto, ovviamente, con Kessie in campo, pilastro della squadra, rigorista, perno di una formazione che nell’ultimo periodo è apparsa appannata. Franck Kessie lascerà Milano a giugno, ormai è certificato, ma fino ad allora sarà un calciatore rossonero, uno dei più importanti, come Calhanoglu e Donnarumma un anno fa, ed anche dai suoi piedi (e dalla sua testa) dipenderanno le sorti dell’undici di Stefano Pioli. Basta chiacchiere, allora, parola al campo.
Devi essere loggato per postare un commento Accedi