Analisi
Il Milan torna fra i grandi, ma ripartirà dal basso
MILANO – Il ritorno in Coppa dei Campioni dopo 7 anni di assenza e di attesa è stato accolto con felicità e soddisfazione nell’ambiente milanista, perché quella è l’Europa del Milan da sempre e perché (purtroppo) nel calcio moderno i soldi e gli introiti contano più di tutto. E’ del marzo 2014 l’ultima partita del Milan in Coppa Campioni, un’eternità se andiamo a vedere e a spulciare cosa è accaduto in questi oltre duemila giorni, così come non sarà affatto semplice per i rossoneri barcamenarsi in una competizione che non li ha più visti protagonisti per tanto, troppo tempo.
Complicazioni
In più, la prolungata assenza ed un andamento per nulla soddisfacente in Europa dal 2014 ad oggi, il Milan verrà inserito in quarta fascia (l’ultima) nei sorteggi che si terranno a fine agosto, col rischio di ritrovarsi intrappolato in un girone proibitivo o, quantomeno, molto complicato. Del resto, è il prezzo da pagare per gestioni societarie negative e scelte (anche di calciomercato) cervellotiche, e Pioli dovrà chiedere, quasi pretendere, una campagna acquisti adeguata per affrontare la coppa evitando il pericolo di fare figuracce e con il chiaro obiettivo di farsi le ossa, crescere e maturare.
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