Entra in contatto con noi

Pagelle

Il Milan strapazza l’Inter e si regala la finale di Coppa Italia: così però aumenta il rimpianto

Prestazione sontuosa dei rossoneri che prendono letteralmente a pallate i designati campioni d’Italia, d’Europa e del mondo, confermando che quella di Conceicao è tutt’altro che una squadra scarsa. Enorme il rimpianto per quello che poteva essere e non è stato.

Pubblicato

il

MAIGNAN – Confeziona un paio dei suoi miracoli al 20’, ma l’arbitro cancella tutto per un precedente fuorigioco di Lautaro. Quello che però regala a San Siro al 68’ è autentico: vola con eccezionale reattività a togliere un pallone scagliato con violenza da De Vrij strozzando in gola l’urlo agli interisti già pronti a esultare. 7,5 

TOMORI – Protagonista di una bella giocata difensiva al 17’, a liberare la propria area. Subito dopo però lascia un cratere nella sua zona dove Di Marco tutto solo inchioda la traversa. Nel complesso attento, energico e vibrante come il primo Tomori visto in rossonero. 7

GABBIA – Il sincronismo con i compagni di reparto lascia molto a desiderare, non esclusivamente per colpa di Matteo naturalmente: l’occasione divorata da Lautaro al 33’ ne è la plastica dimostrazione. Al 56’ un suo bel salvataggio di testa salva Maignan dal rischio capitolazione, ma lo costringe a uscire a beneficio di Thiaw. 7

PAVLOVIC – Approssimativo in alcuni disimpegni, al tramonto del primo tempo con un paio di goffi disimpegni regala prima un corner, poi una rimessa laterale offensiva all’Inter. Nella ripresa alza il livello di attenzione e l’Inter non trova alcuno spiraglio. 7

JIMENEZ – Macina chilometri, prestando più attenzione alla fase difensiva in copertura su Di Marco, ma quando Reijnders lo sollecita al 36’, lo spagnolo non si fa pregare e scodella una palla invitante per il capoccione vincente di Jovic. È sempre presente nelle ripartenze rossonere, ma la sensazione che offre non è di grandissima freddezza sotto la porta avversaria. 6,5

FOFANA – Le aperture di 40 metri non sono esattamente la specialità della casa, e si vede, ma il lavoro che svolge in mezzo al campo è impagabile. Sembra essere tornato in modalità diga, come a inizio stagione. 7,5

REIJNDERS – Decisivo in ogni angolo del campo, al 10’ salva su Taremi nel cuore dell’area rossonera, ma è ancora l’olandese a dare l’incipit per il vantaggio milanista al 36’. Superbo lo slalom speciale al 70’ che costringe al fallo da giallo un frustratissimo Cahlanoglu. 8,5

HERNANDEZ – Inizia bene e fodera un cross di prima intenzione radente e velenoso, non raccolto da Jovic, sul capovolgimento di fronte però si scontra a centrocampo con Barella e lascia un’autostrada libera a Darmian che si divora un gol clamoroso. È Theo però che sulla fascia sinistra si industria ed è anche decisivo a inizio ripresa con il corner da cui nasce il raddoppio di Jovic. 7,5

PULISIC – Il meno centrato tra i rossoneri (Leao a parte): al 40’ avrebbe una buona opportunità per mandare in porta Jimenez e sigillare il match, ma sbaglia il passaggio finale. Nella ripresa, molto ben giocata da tutto il Milan, anche Christian appare rinvigorito. 6

LEAO – Siamo alle solite, al quarto d’ora si concede il consueto insopportabile colpo di tacco a metà campo, perde palla e quasi manda in porta Bisseck. Bullizzato dal tedesco, ma anche da Barella, e al 18’ regala un’altra ripartenza pericolosa ai nerazzurri. Alla mezz’ora Jovic lo lancia tutto solo in profondità, Rafa sbaglia il controllo, si fa raggiungere da Bisseck che poi gli scippa elegantemente il pallone. Un primo tempo da incubo per il portoghese. Nella ripresa però inizia a dare segnali di ripresa e al 55’ quasi manda in porta Jovic. La goffa scivolata al 76’ mentre Pulisic quasi lo manda in porta non è da Leao che però si riscatta al minuto 86’ con un assist prezioso per Reijnders che blinda la vittoria. 6

JOVIC – È alla quarta partita da titolare in stagione ma è diventato un punto fermo di questa squadra. Esce spesso per far salire la squadra e fare da raccordo, ma poi si toglie anche lo sfizio di chiudere le azioni che inizia, come al 36’ quando con un’incornata poderosa schioda il derby dallo 0-0. Luka però oggi è caldo e a inizio ripresa timbra la propria personale doppietta su azione da corner battuto da Theo Hernandez. Anche dopo il doppio vantaggio è sempre Jovic a portare avanti la palla creando svariate opportunità per chiudere il match, impacchettando la miglior partita da quando è arrivato al Milan. 9

dal 58’ THIAW – Tanta fisicità per contenere Arnautovic, peraltro senza eccessivi patemi. 6,5

dal 77’ LOFTUS-CHEEK – Conceicao lo getta nella mischia felice di averlo ritrovato dopo l’intervento di appendicite di Napoli. 6

dal 77’ ABRAHAM – Entra per la ciliegia sul Martini. 6

dal 87’ BARTESAGHIs.v.

dal 87’ JOAO FELIXs.v.

CONCEICAO – La scelta di Conceicao di puntare su Jovic centravanti titolare si rivela azzeccatissima perchè il serbo mette a segno una doppietta di importanza capitale. Ma è tutto il Milan che gioca una partita sensazionale, addensando su Milanello la nube del dubbio: perchè fino ad adesso si è giocato così male? 7,5

Clicca per commentare

Devi essere loggato per postare un commento Accedi

Lascia un commento