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Il Diavolo all’inferno, ora è davvero finita: via al repulisti rossonero

La partita si mette bene con il vantaggio rossonero alla fine del primo tempo, ma poi la squadra si scioglie, come al solito, e il Bologna la ribalta. Da Ibrahimovic in giù tutti meritano di essere cacciati via, dirigenza, staff tecnico e calciatori.

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MAIGNAN – Subito un’uscita a cercar farfalle al 10’, segnale inequivocabile di un momento di tensione evidente. Prova a trovare un po’ di fiducia con un paio di interventi nel primo tempo che blindano la porta rossonera. È dal suo piede delicato che alla fine del primo tempo parte l’azione del vantaggio milanista. Incolpevole sui due gol bolognesi. 6

JIMENEZ – Deve fronteggiare quel peperino di Dominguez, non è affatto un compito facile e infatti al 38’ l’argentino lo salta netto in area e per fortuna del Milan scaraventa contro la figura di Maignan. Nervoso all’eccesso ma anche distratto e poco preciso. Nel finale è da una sua disattenzione che nasce il vantaggio rossoblu. 4

THIAW– Sfiora la poco apprezzabile doppietta, dopo l’autogol di Torino: al primo minuto scarso sbuccia un rinvio e la palla scortica il palo. Duella con Castro rimediando anche un giallo inevitabile, poi al minuto 81’, su azione da calcio d’angolo, si perde Casale che incorna sul palo. 3

PAVLOVIC – Fa sentire subito il fisico a Ndoye, a fargli capire l’aria che tira da quelle parti, ma dimostra anche intraprendenza quando si lancia palla al piede verso l’area bolognese. Goffo a inizio ripresa, sbaglia il tempo dell’intervento e dall’azione susseguente arriva il pareggio del Bologna. E a conferma che ormai anche Pavlovic è stato risucchiato nel magma della mediocrità rossonera, si perde Ndoye nel finale di partita e il vantaggio bolognese è inevitabile. 4

THEO HERNANDEZ – Al 9’ Ndoye gli scivola alle spalle ma poi scivola al limite dell’area, primo segno beneaugurante per il terzino rossonero. Sciatto nel disimpegno al 32’ e il Bologna ne ricava una chance con Dominguez che non impensierisce Maignan. Nervoso al limite dell’isteria, ingaggia un duello rusticano con Castro fatto di calci, spinte, insulti e tutto il repertorio. Si fa ammonire a inizio ripresa, ma stavolta è costretto a immolarsi dopo un erroraccio di Pavlovic. Spinge leggermente più del solito, ma senza mai trovare il guizzo giusto. 5

FOFANA – Inizia con un paio di filtranti per innescare i suoi attaccanti, poi è costretto a tamponare, prendendosi cura soprattutto di Ferguson. Nel secondo tempo crolla la diga e il Bologna tracima nell’area rossonera. 5

REIJNDERS – Costretto a farsi in quattro per tamponare le iniziative del Bologna che attacca da tutte le parti. È sempre più evidente che la scelta di Conceicao di puntare su Joao Felix sempre e comunque finisca per penalizzare Tiji chiamato a un lavoro esagerato. 5

MUSAH – Bravo a lanciarsi nello spazio all’alba della partita e offrire un cioccolatino a Gimenez che spreca. Al 16’ tenta anche una conclusione impossibile ma Skorupski sventa. Una bella iniziativa al 36’, vanificata da un piede tutt’altro che educato. Bravo al 62’ quando riparte solo contro tutti, ma alla fine si fa rimpallare il tiro dal portiere rossoblu. Conferma la sua straordinaria energia, ma anche l’assoluta mancanza di concretezza. 5,5

JOAO FELIX – Lanciato nello spazio al 12’, si sente sfiorare una spalla e si ferma malgrado abbia tutta l’area bolognese spalancata. L’arbitro ovviamente non fischia e il Milan spreca una grande occasione. Tocca pochissimi palloni e li sbaglia tutti però, come Checco Zalone nel film Quo Vado, a Joao Felix il posto fisso non glielo toglie nessuno. Finalmente al 61’ Conceicao rinsavisce e lo sostituisce con Pulisic. 3

LEAO – In un primo tempo modesto ci si accorge della sua presenza solo quando è a terra, vittima di falli veri o presunti da parte dei difensori bolognesi, tanto che molto iniziano a domandarsi perchè sia in campo. Poi, come per incanto, al tramonto della prima frazione di gioco, si lancia su una palla nello spazio, supera Skorupski in dribbling e porta in vantaggio il Milan. Nella ripresa si defila, ma almeno un gol l’ha fatto. 6

GIMENEZ – Ha sul sinistro la palla ideale per aprire il match dopo appena 25 secondi, ma spara alle stelle. Quindi esce praticamente di scena, riemergendo dalle nebbie solo per confezionare la sponda vincente per il gol di Leao allo scadere del primo tempo. Dopo 75’ minuti di nulla, o quasi, esce per far posto a Jovic. 4,5

dal 60’ PULISIC – Penalizzato, come altri suoi compagni, dall’amore interessato di Conceicao per Joao Felix, resta in panchina fino al 60’. Non combina niente di significativo, ma con il suo ingresso in campo il Milan alza il baricentro e crea diverse opportunità, tutte non sfruttate. 5,5

dal 76’ JOVIC – Appena entrato gli spiove un pallone sulla testa, ma l’incornata è debole e centrale. 5,5

dal 84’ ABRAHAMs.v.

CONCEICAO – Continua a far ruotare tutti i suoi uomini tranne l’ectoplasma di Joao Felix, favorito dagli ordini di scuderia di Jorge Mendes. Sarà un caso, ma uscito il portoghese per far spazio a Pulisic, il Milan comincia a giocare e costruisce diverse buone opportunità, pur se sbagliando sempre l’ultimo passaggio. Alla fine però conta poco perchè la difesa rossonera si sbriciola e consente al Bologna di ribaltare la situazione facendo precipitare il diavolo all’inferno. 3

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