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Milan raggiunto nel recupero, ma arrivano buone notizie da 3 rossoneri

Il bicchiere alla fine è mezzo vuoto, visto che la vittoria sfuma al 93’, ma l’Inter colpisce 3 pali e alla fine il pareggio è giusto. Bene i due difensori centrali e anche un Theo che offre segnali di risveglio.

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MAIGNAN – La più grande parata di Mike arriva al 92’, in pieno recupero. Prima di allora deve solo andare a baciare per ben tre volte il palo sinistro della sua porta. Al 93’ però non c’è legno che tenga e De Vrij lo buca. 6 

WALKER – All’esordio in rossonero, si fa bruciare subito prima da Thuram, poi da Di Marco, giusto per capire in che realtà è stato catapultato. Gioca però una partita equilibrata, senza particolari slanci ma anche senza rischi inutili. La copertura su Carlos Augusto al 90’ fa capire la portata di personalità ed esperienza che può garantire l’inglese. 6

TOMORI – Dopo aver rifiutato il trasferimento al Tottenham, l’inglese è chiamato a un rendimento ben diverso da quello scadente offerto in questa prima metà stagione. E l’approccio è quello giusto con un paio di interventi efficaci in avvio a stoppare iniziative nerazzurre. Poi è tutto un susseguirsi di azioni vibranti, a conferma che Fik, quando scende in campo con la testa giusta, è uno dei difensori più forti in assoluto. 7

PAVLOVIC – Ringhia sulle caviglie di Thuram col quale compete anche in velocità. Gioca una partita molto attenta, grintosa, cattiva, anche se al 67’ scivola in area e l’uomo che dovrebbe marcare, Bisseck, colpisce un palo clamoroso. 7

THEO HERNANDEZ – Al 26’, dopo diverse settimane di buio, confeziona finalmente una bella chiusura su Dumfries. Bravo a pescare con il timing giusto Leao nell’azione del gol del vantaggio milanista. In avvio di ripresa però rischia di vanificare tutto con un passaggio molle e pericolosissimo per Reijnders che garantisce a Lautaro una enorme occasione, non sfruttata, per il pareggio. Al 73’, in una delle rarissime occasioni in cui Thuram ha la meglio su Pavlovic, sceglie il tempo giusto per un intervento decisivo. 6,5

MUSAH – Si intestardisce a portar palla per cercare soluzioni offensive, ma non ha la lucidità per farlo e al 28’, in una di queste situazioni, perde un brutto pallone che innesca una ripartenza nerazzurra. Nella ripresa, con l’uscita di Bennacer, si sposta in mezzo accanto a Reijnders e lascia la fascia a Jimenez. Poi esce anche lui. 5,5

BENNACER – Energico sul Calhanoglu, sul quale opera un controllo ferreo, ma Conceicao non è soddisfatto del suo lavoro in impostazione e alla fine del primo tempo resta negli spogliatoi. 5,5

PULISIC – È sua la prima iniziativa offensiva del Milan dopo 10 minuti: una conclusione dal limite deviata in angolo. Poi si eclissa e finisce per non incidere in una partita tesissima. 5,5

REIJNDERS – Si accende all’improvviso al 38’ con una sassata violenta e precisa che Sommer è costretto a disincagliare dall’incrocio dei pali. Ma è subito dopo che incendia San Siro con il tap in vincente, dopo la ribattuta di Sommer, che porta il Milan in vantaggio al tramonto del primo tempo. 7

LEAO – Un paio di leziosismi inutili in avvio di partita, con conseguente perdita del pallone e cazziatone inevitabile di Conceicao. È suo però il cross radente al 45’ che Sommer respinge sui piedi di Reijnders per il vantaggio rossonero. A inizio ripresa tenta due volte la conclusione in meno di 5 minuti, ma senza mai trovare lo spiraglio giusto. 5,5

ABRAHAM – Gli spiove un pallone in area al 16’, ma anziché controllarlo, Tammy se lo fa rimbalzare addosso. Replica al 40’, stavolta su bel lancio di Bennacer, e ancora una volta l’inglese sciupa tutto con uno squinternato controllo di mano. Una prestazione pressoché inutile fino alla giocata che vale la partita: un pallone recuperato a metà campo da cui parte l’azione del vantaggio milanista. Nella ripresa lotta con il coltello tra i denti a tutto campo, esce stremato a un quarto d’ora dalla fine. 6

dal 46’ JIMENEZ – Energia e vitalità al servizio della squadra nella ripresa. Peccato per l’erroraccio nel disimpegno al 93’ che di fatto offre su un piatto d’argento il pareggio all’Inter. 5

dal 77’ CAMARDA – L’azione che  costruisce da solo al minuto 88’ è un prospetto di quello che potrà diventare questo ragazzo fra un po’ di tempo. 6

dal 77’ TERRACCIANO – Entra nel momento di stringere i denti e riesce solo a perdere qualche pallone sciocco. 5

dal 85’ CHUKWUEZE – Non si può entrare con quella sciatteria in una partita di tale importanza. Nell’azione decisiva si addormenta e dimentica letteralmente di coprire su Zalewski che regala l’assist vincente a De Vrij. 5

dal 85’ GABBIA – Si. s.v.

CONCEICAO – Presenta il Milan con un inedito e solido 4-4-2 che poi si articola e si modifica a seconda delle esigenze e dei momenti del match. La difesa alta è ben orchestrata e l’Inter nel primo tempo segna due gol in fuorigioco. Poi ci pensa Reijnders a sigillare il vantaggio a metà gara. Nella ripresa, complici anche i cambi troppo conservativi di Conceicao, la squadra si abbassa troppo e alla fine, dagli e dagli, il gol dell’Inter arriva. 6

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