Pagelle
Il Milan non vince più: tre rossoneri rovinano la festa di San Siro
Ancora un mezzo passo falso del Milan che comunque passa in vantaggio con Morata ma si fa raggiungere da una clamorosa accoppiata di errori firmata Fofana-Maignan. Il solito Abraham si divora un paio di gol.

MAIGNAN – Confermato capitano, malgrado la presenza di Calabria in campo. Probabilmente una delle scelte più indovinate di mister Conceicao. È capace del consueto miracolo in chiusura di primo tempo su Felici, ma si fa superare malamente da un destro tutt’altro che irresistibile di Zortea al 55’. Un erroraccio gravissimo che compromette la vittoria. 5,5
CALABRIA – Sarò tradizionalista, ma rispetto all’inutile Emerson Royal sopportato negli ultimi 4 mesi, Calabria sembra Cafu. Scende con insistenza, si propone, si inserisce con i tempi giusti ed è attento anche in copertura su Felici. Salva un gol praticamente fatto su Viola al 35’ e solo per questo meriterebbe la maglia da titolare a vita. Esce nella ripresa quando Conceicao chiede a Jimenez maggiore spinta offensiva. 6,5
TOMORI – Primo tempo tranquillo per Fik, poi Piccoli si sposta dalla sua porta e lo costringe a un paio di corpo a corpo di grande intensità. 6
THIAW – Molto aggressivo su Piccoli a cui lascia pochissimo spazio, con le buone o con le cattive. 6
THEO HERNANDEZ – Scarica un mancino potente e preciso verso la porta di Caprile al quarto d’ora, ma il tiro è deviato. Illuminante il lancio per Pulisic che colpisce il palo nell’azione del gol milanista. Allo scadere ci riprova su punizione, ma il sinistro al tritolo di Theo è troppo centrale e finisce dritto dritto tra i guantoni del portiere sardo. 6
MUSAH – Infila un bel filtrante per Tiji dopo 4 minuti, ma la palla è leggermente lunga. È una delle poche buone di Musa nel match e infatti al 62’ Conceicao lo richiama in panca. 5
FOFANA – Brutta la palla persa al 7’ che innesca una ripartenza cagliaritana, Viola solo davanti a Maignan spreca. È il solito rubapalloni in mezzo al campo, ma appare stranamente distratto in alcuni frangenti. E infatti combina un disastro al 55’: prima sbaglia un passaggio semplicissimo, poi si fa saltare incomprensibilmente, quindi ci pensa Maignan a combinare il frittatone. 4
PULISIC – Protagonista della più bella azione del Milan al 18’, con triangolazione ampia per Calabria, rimpallato all’ultimo momento. Sulla ribattuta è lo stesso Chistian a recuperare il pallone e scagliare un sinistro radente che costringe Caprile a un bell’intervento. In avvio di ripresa svernicia la traversa con una sassata che Caprile può solo benedire fuori. Quindi raccoglie lo spiovente di Theo e colpisce di destro al volo, fermato solo dal palo. Però c’è Morata a ribadire in gol. Dopo il pareggio di Zortea ha l’opportunità di riportare avanti il Milan, ma tutto solo davanti a Caprile scarica addosso al portiere rossoblu. 6
REIJNDERS – Ormai è diventato il principe degli inserimenti, ma Musah non lo pesca con i giri giusti. Mette una gran palla per Leao che non ne approfitta, poi al 19’ ci riprova con un bel destro potente che Caprile neutralizza. Quasi sorprende il portiere del Cagliari con un filtrante con un filtrante in area che non raccoglie nessuno. Come il compagno di reparto francese, dopo aver tirato la carretta per mesi, avrebbe bisogno di tirare il fiato. 6
LEAO – È di Rafa il primo tiro in porta della partita, ma è debole e centrale. Al 16’, lanciato perfettamente da Reijnders, si incarta e sciupa un’ottima opportunità per andare a rete. Sembra sfiatato, impigrito, ben lontano dal giocatore scintillante visto in Arabia, scivola da solo, butta in mezzo solo cross sbilenchi senza mai trovare il guizzo tanto atteso dai 70.000 di San Siro. Nella ripresa dà un segnale di vita al 61’, manda in porta Pulisic, che però non segna. Poi di nuovo il nulla fino all’uscita inevitabile. 4,5
MORATA – Le migliori cose di Alvaro sono un paio di corse all’indietro a fermare pericolose ripartenze del Cagliari. Lodevole l’impegno, per carità, ma dal centravanti del Milan ci si aspetterebbe ben altra presenza offensiva. La prima giocata da bomber vero la fa all’alba della ripresa, ma il sinistro di Morata è deviato in angolo. È il prologo del tap in vincente al 51’ che regala il vantaggio al Milan dopo il palo preso da Pulisic. 6,5
dal 62’ JIMENEZ – Chiamato da Conceicao per rendere più efficace la manovra offensiva sulla destra. È bravo a trovare il fondo e crossare in mezzo al 79’ ma Abraham si divora un gol a mezzo metro dalla porta. 6
dal 62’ ABRAHAM – Appena entrato subisce un pestone in area che potrebbe valere il penalty, ma non per Fourneau che non condivide. Al 79’ ha sulla coscienza per ben due volte il colpo da 3 punti: due gol divorati clamorosamente in 60 secondi, perfettamente in linea con quella che è la storia dell’inglese: per fare un gol se ne deve mangiare 10. 4
dal 86’ OMOREGBE – Un lampo sulla destra appena entrato, ma nessuno degli attaccanti rossoneri è pronto ad approfittarne. s.v.
CONCEICAO – Esordio a San Siro per il tecnico portoghese capace di portare a casa un trofeo dopo pochi giorni sulla panchina rossonera. L’approccio non è esaltante: al cospetto di una tifoseria fredda, nel primo tempo il Milan è lento e impacciato, conclude solo un paio di volte da fuori area e deve ringraziare Calabria e Maignan per un paio di salvataggi miracolosi. Nella ripresa la partita si sblocca con il gol di Morata ma poi l’accoppiata Fofana-Maignan confeziona lo sconcertante pareggio per il Cagliari e i rossoneri non riescono più a reagire. 5
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