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Milan da sogno: va sotto, ribalta l’Inter e conquista la Supercoppa. Tre rossoneri in copertina
Ottima prestazione dei rossoneri, in primis i reprobi Leao e Theo Hernandez, ma anche Pulisic, senza dimenticare Maignan, con la supervisione di un ispirato Conceicao.
MAIGNAN – Osserva i suoi compagni iniziare benissimo il match, ma quando al 22’ Di Marco lo richiama all’ordine, Magic Mike risponde con un grandissimo intervento. Addirittura superlativo al minuto 87 quando chiude lo specchio a Dumfries solo davanti alla porta. 7,5
EMERSON ROYAL – Ancora aspettiamo un cross decente da parte sua ma per quanto riguarda l’impegno e l’applicazione tattica, il brasiliano non si fa certo parlare dietro. Un paio di azioni a dir poco goffe, compreso un tunnel rimediato nella ripresa, confermano le sensazioni misteriose sul suo acquisto. 5,5
TOMORI – Si perde Taremi al 12’ e deve ringraziare la mira sbilenca dell’iraniano che conclude fuori di testa solo davanti a Maignan. Si riscatta con orgoglio 30 secondi dopo con un bell’anticipo sull’ex Porto. 6
THIAW – Si fa scavalcare al 5’ dal lancio di Bastoni per Lautaro che lo infila alle spalle, ma poi il tedesco recupera con tempismo e decisione e cancella l’occasione interista. A inizio ripresa però ci ricasca e stavolta non c’è nessuno a metterci una pezza: Taremi timbra il 2-0 per l’Inter in 3 minuti tra la fine del primo e l’inizio del secondo. Al 54’ avrebbe l’opportunità di redimersi completamente quando gli casca addosso un pallone a due metri di Sommer, ma Malick non riesce a concludere. Prezioso però al minuto 86’ con un salvataggio miracoloso su Frattesi tutto solo all’altezza del dischetto del rigore. Un intervento che gli vale l’assoluzione piena per la dormita di inizio ripresa. 6
THEO HERNANDEZ – Tenta una conclusione al 18’ ma gli viene fuori decisamente stortignaccola, tanto che Morata, sulla traiettoria, prova ad aggiustare la conclusione, ma da posizione di fuorigioco. La sensazione però è che Theo stia ritrovando gamba e fiducia, così in meno di due minuti prima accorcia le distanze su punizione e poi fa ammonire Dumfries. E per conferma, guardate la progressione al minuto 80’ con cross radente per Pulisic che pareggia. 7,5
MUSAH – Si beve Chalanoglu al 13’ e viene abbattuto dal turco, senza che Sozza faccia un plissè, scatenando le proteste della panchina rossonera. Molto meno brillante rispetto alla partita con la Juve, esce nel finale e si gode dalla panchina il trionfo del Milan. 5,5
FOFANA – Una specie di polipo: con i suoi piedi tentacolari si allunga su ogni pallone, annientando ogni velleità dei suoi opponenti. Non sempre precisissimo però nella gestione della sfera e infatti le sole due conclusioni dell’Inter nel primo tempo nascono da passaggi sbagliati di Youssuf. 6
JIMENEZ – Fa più il terzino aggiunto, in un innovativo 5-3-2, che l’esterno offensivo. Al 41’, lanciato in profondità da Fofana, spreca una gigantesca opportunità sbagliando l’assist a Morata tutto solo davanti alla porta. L’errore più grave però, a primo tempo praticamente scaduto, è una palla persa sanguinosa che regala all’Inter la possibilità di chiudere in vantaggio immeritatamente il primo tempo. E a questo punto va bene l’inesperienza, ma a 20 secondi dall’intervallo non si può regalare la palla in quel modo. 4
REIJNDERS – La specialità della casa sta diventando l’incursione in area avversaria: ci prova al 10’ su assist di Pulisic, poi fa tutto da solo al quarto d’ora, scarta tutti e conclude di sinistro di poco a lato. Al 61’ Leao di offre la chance di riportare il match in parità, ma a porta praticamente libera centra in pieno Bastoni. Esce esausto nel finale quando Conceicao tenta il tutto per tutto con quattro punte. 6
PULISIC – Un po’ esterno a sinistra, un po’ seconda punta. Al 10’ pennella un filtrante per Reijnders che però si defila troppo e conclude fuori. Fatica a entrare nel match, sembra anzi un po’ appannato e quando Morata al 61’ gli regala un cioccolatino, Pulisic incorna debole e centrale tra le braccia di Sommer. Ma le risorse di capitan America sono infinite e quando Theo recapita a centro area un pallone invitante, lui ci si fionda come una faina e scaraventa di giustezza alle spalle di Sommer. E all’ultimo respiro infila pure l’imbucata giusta per Leao che offre ad Abraham il pallone della Supercoppa. Giocatore meraviglioso e inesauribile: a fine match è l’uomo con più chilometri percorsi tra i 31 in campo. 8
MORATA – La prima cosa da Morata la fa al 50’, casualmente appena entrato Leao: ruba palla ad Asllani e lancia il portoghese, poi abbattuto al limite dell’area. Rischia di essere ancora protagonista con un assist perfetto per Pulisic che sciupa tutto. Allora ci prova da solo, e al 64’ incorna verso la porta di Sommer che vola e devia. 6,5
dal 50’ LEAO – Entra e conquista la punizione che consente a Theo di accorciare le distanze, un buon ritorno in campo. Devastante al 62’ quando si porta a spasso l’intera difesa nerazzurra, crossa basso per Reijnders che non non ne approfitta. Spacca letteralmente il match con il suo ingresso e nel finale riesce anche a confezionare l’assist fantastico per Abraham e alzare meritatamente la coppa al cielo. 8,5
dal 76’ ABRAHAM – Entra con una mission: toccare in fondo al sacco il pallone gentilmente offertogli da Leao che vale il trionfo. 7
dal 76’ LOFTUS-CHEEK – Fa il suo in mezzo al campo senza rischiare nulla. 6
dal 86’ CALABRIA – s.v.
CONCEICAO – Sorprende tutti con una versione aggiornata di 3-5-2 che diventa spesso un 5-3-2 con Jimenez sulla linea dei difensori. Purtroppo è proprio il giovanissimo spagnolo a tradirlo con una brutta giocata al tramonto del primo tempo che consente all’Inter di chiudere avanti. E non è finita perché un’altra dormita collettiva manda Taremi a raddoppiare dopo nemmeno 3 minuti della ripresa. Un colpo da KO per chiunque, invece il nuovo Milan di Conceicao, grazie anche all’ingresso di Leao, ribalta la partita e nel finale la vince senza nemmeno aspettare i rigori. Strepitoso Sergio. 9
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