Pagelle
La festa dei 125 anni rovinata dal solito Milan: si salvano solo in due
Alla fine della consueta prestazione oscena, San Siro fischia tutti, proprietà, guida tecnica e calciatori. Tutti inadeguati!
MAIGNAN – Il salvataggio più complicato è chiamato a farlo al 90’ su retropassaggio suicida di Thiaw. 6
EMERSON ROYAL – È suo il primo tiro verso la porta avversaria del match ed è suo anche il primo della ripresa: una spizzata di testa su cross radente di Chukwueze al 46’ che costringe Leali a un grande intervento. Non sempre spinge con efficacia, anzi i suoi cross sono spesso rimpallati. Grave la palla persa a centrocampo che innesca una veloce ripartenza genoana al 53’. 5
GABBIA – Complice l’atteggiamento rinunciatario del Genoa, il lavoro di governo della sua area è fin troppo agevole. Allora Matteo nel finale va a cercare gloria nella metà campo avversaria e al minuto 87’ impegna Leali. 6
THIAW – Ingaggia un duello rusticano con Pinamonti. Domato il centravanti avversario però inizia a peccare di leggerezza e sul finale del match quasi se la butta in porta da solo. 5,5
JIMENEZ – Cade sul giovane spagnolo la scelta dell’epuratore Fonseca, deciso a dare un turno di riposo allo sgonfio Theo degli ultimi mesi. Superato un inizio comprensibilmente complicato dal punto di vista emotivo, si scioglie e inizia a creare grattacapi alla difesa genoana. Con le sue scorribande fa ammonire prima Vogliacco, poi Zanoli, di fatto semplificando il lavoro al partner di fascia Leao. E allo scadere del primo tempo cerca anche fortuna personale con un gran tiro che Leali sventa. Eccellente la sgasata al 66’, lascia sul posto il suo marcatore e mette un cross invitante in mezzo che nessuno dei suoi compagni è pronto a raccogliere. 7
FOFANA – Ormai Leao è diventato il suo target preferito: appena ha la palla tra i piedi, inquadra il portoghese nel mirino e lo lancia in profondità. Peccato che Rafa si faccia vedere troppo poco. 6
REIJNDERS – Viera gli costruisce una gabbia attorno che mira a togliergli aria ed energia vitale. Quando poi però trova un varco, al minuto 8, crea da solo la prima importante azione da gol rossonera. Sfiora il gol con una sassata su punizione, deviata di pochissimo sopra la traversa. È definitivamente lui l’anima del Milan e quando si defila momentaneamente, anche la squadra si spegne. Geniale la giocata per Morata al 75’, ancora più bella quella di qualche minuto dopo, ma il centravanti spagnolo rovina tutto. 7
CHUKWUEZE – Un altro che non sta brillando per atteggiamento, ma resta in campo per mancanza di alternative. Da lui ci si aspetterebbe un approccio di fuoco, invece non incendia il match, anche se concluse spesso verso la porta di Leali. Ma o viene rimpallato, o sparacchia in curva. 4,5
LIBERALI – Altro bimbo gettato nella mischia da Fonseca per ovviare alle numerose assenza tra centrocampo e attacco. Al 20’ viene abbattuto da Miretti in area di rigore, ma Guida si gira dall’altra e fa finta di niente. Per par condicio, restituisce la giocata a Miretti in area Milan, e anche stavolta l’arbitro lascia correre. Anche Mattia, come Jimenez, dopo un avvio stentato, inizia a dispensare palle educate per i suoi compagni. Si prende anche qualche licenza di troppo, tipo un tacco a metà campo alla mezz’ora che innesca una ripartenza genoana. 6
LEAO – Responsabilizzato dalla fascia di capitano è sempre nel vivo del gioco. Fatica a trovare il guizzo giusto anche perchè Viera gli piazza addosso Zanoli e Vogliacco in seconda battuta. Purtroppo per il Milan, dopo un primo tempo incoraggiante, nella ripresa si spegne progressivamente senza più trovare uno straccio di giocata accettabile. 5
ABRAHAM – Conferma la regola: se non sbaglia almeno 3 gol non è contento. E infatti dopo 13 minuti si divora il primo su bel filtrante di Reijnders. Se poi ci mette pure qualche tacco, tanto lezioso quando dannoso, il bilancio dell’inglese vira pesantemente verso il rosso acceso. E infatti nell’intervallo resta negli spogliatoi. 4,5
dal 46’ MORATA – Fatica a trovare un varco, ma quando poi Reijnders lo pesca meravigliosamente al 75’, Alvaro spreca tutto con una conclusione sballata da posizione più che invitante. Ancora più grave quella al 79’ con un tiro che prende la traversa a porta spalancato. Purtroppo oggi Morata è in versione Babbo Natale, ma per il Genoa. 4
dal 60’ CAMARDA – Il boato che lo accoglie al suo ingresso in campo è emblematico: la fotografia della speranza che il popolo rossonero nutre per il baby fenomeno. Ma nemmeno Camarda può nulla in questo contesto deprimente. 5,5
dal 76’ OKAFOR – Entra e riesce nel difficile compito di sbagliare qualsiasi cosa. Ci vuole talento anche per questo. 4
FONSECA – L’epuratore lascia fuori alcuni dei reprobi rossoneri, ma l’atteggiamento con cui la squadra entra in campo non sembra quello di un gruppo che ha recepito la lezione. Il Milan va a fiammate ma non riesce a perforare la retroguardia genoana e alla fine San Siro esplode. 4
Devi essere loggato per postare un commento Accedi