Analisi
Milan, dimostra a Bergamo che sei forte
La vittoria con punteggio tennistico contro il Sassuolo a San Siro ha permesso al Milan di qualificarsi per i quarti di finale di Coppa Italia (dove affronterà la vincente della sfida Roma-Sampdoria), ovvero l’unica manifestazione che i rossoneri possono pensare di vincere in questa stagione. La squadra di Fonseca ha triturato i neroverdi emiliani, primatisti del campionato di serie B e saliti a Milano con una formazione imbottita di riserve, senza i pezzi da novanta (Berardi, Thorstvedt, Laurienté) e senza quasi tutti i titolari, mostrando anche un approccio alla partita distratto e superficiale.
Crescita
Tutto il contrario del Milan che, per stessa ammissione di Fonseca, teneva molto alla gara e tiene particolarmente ad una Coppa Italia che dalle parti di Milanello non arriva dal 2003. Rossoneri pimpanti, padroni del campo e della palla, concentrati sia con i titolarissimi (Leao e Reijnders su tutti), sia con chi non sempre gioca, come Abraham e Chukwueze. Una vittoria che si somma a quella di sabato contro l’Empoli e che conferma i miglioramenti del Milan che, però, venerdì a Bergamo dovrà superare un esame ben più tosto della sgambata di coppa. Allora capiremo davvero la pasta dei rossoneri.
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